GS FOCOL Legnano – Crazy Volley 3-0 (25-23, 25-14, 25-14)

Crazy Volley: Casati, Martinelli 8, Vaini 1, Pavanello 5, Meroni 7, Ferrari 8, Guidobono Cavalchini 1 (L), Galbiati 1, Di Luciano, Mori ne. All. Marca

Tensione, logorio mentale, impegno fisico, forza caratteriale sono tutte caratteristiche che hanno contraddistinto gli ultimi due finali di stagione. Non questa volta però.
Il Crazy già da un girone ha avuto ben chiaro quello che sarebbe stato il suo campionato e forse, inconsciamente, ne ha limitato le prestazioni. La posizione di metà classifica si è consolidata troppo in fretta e lo stare in mezzo al guado ha sgonfiato quell’entusiasmo necessario per stare ai vertici o, per assurdo con qualche rimpianto, per galleggiare sopra le zone rosse. Insomma, la garra è finita e presto.
A Legnano c’è aria di festa, i padroni di casa sono già promossi ma vogliono il primo posto e per farlo serve una vittoria.
Nel Crazy, ancora con qualche assenza, trapela grande serenità e voglia di fare bene per onorare un campionato che avrebbe potuto vederlo tra i protagonisti. Una vittoria in casa della neo promossa Focol Legnano darebbe almeno prestigio. Dopo un riscaldamento ai limiti del grottesco, tra musiche neo melodiche napoletane e Lorella Cuccarini (si veda video sulla nostra pagina FB, ndr), Marca si presenta con il classico sestetto che vede Casati in cabina di regia e Pavanello a chiudere la diagonale, al centro i soliti Ferrari e Vaini, in banda Martinelli e il ritrovato Meroni, libero Calvalchini.
L’inizio è incoraggiante.
I neroarancio partono forte con una gestione oculata del cambio palla e Oba Martinelli deciso a sfoderare una prestazione delle sue, soprattutto dopo la dichiarazione shock a fine allenamento di due giorni prima “ho deciso di lasciare la pallavolo, è la terza volta che mi capita, ma ne sento il bisogno”.
E’ facile capire che perdere il leader tecnico delle ultime annate non è facile da digerire, pensando anche che parliamo di un classe ’93. Ma questa è un’altra storia. Vedremo.
L’equilibrio si manifesta fino al 12-11 quando i padroni di casa alzano i giri al servizio, complicando non poco la vita di Cavalchini.
Casati perde lucidità con la ricezione lontana da rete e il set sembra andare inesorabilmente nelle mani della Focol, ma nessuno ha fatto i conti con Martinelli che sul 24-19 alterna servizi flot molto intelligenti, tanto da costringere il tecnico di casa a bloccare il gioco con due time out tra il 21 e il 23.
Nella rigiocata per il 24-24, si presenta dal posto due Cobra Pavanello che chiude un parallelo proprio sulla linea. Non per l’arbitro, che vede la palla fuori e chiude un set, smorzando una grande rimonta in casa Crazy, che tra le proteste di becca anche un richiamo ufficiale per tutta la panchina.

L’eccesso di fiscalità della direttrice di gara si era già notato in alcuni dettagli e, ci sentiamo di dire, per certe partite non sempre è un bene. Il Crazy ha voglia di riscatto e si vede da come Meroni gestisce ogni pallone. La Focol non è molto solida in ricezione, con il capitano a traballare più di tutti nel fondamentale.
I neroarancio si fanno sentire a muro soprattutto con i monster block di Gommolo Ferrari, sempre arrembante nel fondamentale.
Non è però serata per la ricezione, si fatica.
Sul 16-12 l’azione più bella della partita: si vede di tutto, muri, coperture, ricostruzioni e recuperi difensivi al limite che alla fine dicono bene al Crazy.
Casati frustrato dalla serata e dalla gestione a senso unico dell’arbitro si lascia scappare una frase non certo da codice penale “potresti fischiarla una anche a noi”, che gli vale il rosso e il servizio che ritorna nelle mani di casa.
Di fatto la partita finisce in quell’istante.
Marca prova a lanciare nella mischia anche capitan Di Luciano su Pavanello comunque positivo, ma l’encefalogramma è piatto trascinandosi così fino a fine match con un doppio 25-14 tra gli spruzzi di spumante della neo promossa.
E’ proprio nelle parole di coach Marca che possiamo mettere la parola fine su questa stagione “La partita purtroppo è stata condizionata da alcune decisioni arbitrali che hanno fatto innervosire la squadra e da quel momento non siamo più stati in grado di reagire.
Vorrei però soffermarmi sulla stagione appena conclusa. Dopo due anni in cui ci giocavamo la salvezza fino all’ultimo turno quest’anno abbiamo fatto uno step importante, disputando un campionato di miglior livello con ottime partite ed una buona classifica.
A mio parere si poteva fare di più, ci mancano 5-6 punti che ci avrebbero proiettato con le prime.
Ma qualche assenza prolungata e alcune difficoltà nelle partite più intense non ci hanno consentito di esprimerci al meglio.
Ripartiamo da una buona base con l’obiettivo, per il prossimo anno, di fare ancora meglio e lottare per le posizioni che contano. Da domani si lavorerà per potenziare la squadra sia dal punto di vista tecnico che numerico”.