Ancora non è potuto scendere in palestra per il noto problema al ginocchio, ma capitan “Melo” Di Luciano è sempre vicino alla squadra e per ora lo fa raccontandosi ai nostri tifosi in questa intervista.

“Eccoci qua capitano, siamo giunti ad una nuova stagione, per te in particolare è la nona, raccontaci un po’ i tuoi anni al Crazy”.
“Sembra ieri quando me la tiravo con Max (Massimo Marca) per aggregarmi al roster della serie D del Crazy perché non volevo fare il secondo.
Per fortuna ho detto sì e da allora non riesco a stare senza nero-arancio, una vera seconda pelle.
Siamo arrivati a nove, come il mio numero di maglia, ogni stagione mi ha lasciato qualcosa di unico e speciale.
Di certo quella che ha lasciato il segno è quella della promozione in serie D nel 2011/12 con mister Arfini.
A tal proposito vi racconto un aneddoto: a maggio in occasione di una condivisione social dei festeggiamenti, sono stato contattato da Hensemberger, protagonista di quella avventura e oggi a calcare i palcoscenici più importanti con la serie B di Bresso, chiedendomi di organizzare una rimpatriata nella terrazza del coach, segno che davvero quell’esperienza è rimasta dentro a tutti.
Non ci resta che citofonare a casa Arfini (rid, ndr)”.
“Un commento sulla passata stagione, è stata molto particolare”.
“Sapevamo che non sarebbe stato semplice, un gruppo nuovo senza un leader tecnico doveva fondare la sua forza sull’affiatamento.
Trovarmi ad essere il capitano mi ha ancor più responsabilizzato in tal senso.
Le principali difficoltà le abbiamo avute sui numeri.
Essere in dodici non ha aiutato, soprattutto quando sono emersi i primi infortuni diventava complicato organizzare gli allenamenti in maniera efficiente.
La passione, la voglia di sopravvivere e i non affondare, allontanando lo spettro della retrocessione, ha portato molti di noi ad adattarsi e andare oltre i nostri limiti.
La svolta è stata certamente la vittoria a Pioltello, peraltro in emergenza schierando Arienti al centro.
Il rammarico resta la mancata vittoria in casa della capolista Vizzolo, dove rimaneggiati abbiamo sfiorato l’impresa al tie-break”.
“Come stai ora, visto che non hai ancora ripreso?”.
“Preoccupato, seppur fiducioso.
Con l’equipe del G. Pini è stato individuato il problema al ginocchio, per il quale si è deciso di procedere con terapie conservative.
Da qualche settimana ho iniziato una preparazione individuale in piscina e da lunedì si torna finalmente al PalaCrazy.
Ci vorrà tempo per trovare la condizione, ma nel ruolo adesso siamo più coperti, quindi cercherò di fare le cose per bene senza fretta”.
“Ottimo, come pensi andrà questo campionato, prospettive?”.
“Ho visto il calendario e ci sono diverse squadre che non conosco.
Di certo ci siamo rinforzati e l’obiettivo deve essere quello di fare un campionato tranquillo cercando di alzare l’asticella, considerando che abbiamo già un anno di esperienza in comune.
L’augurio è quello di tornare tra le prime quattro dove il Crazy è sempre stato negli ultimi anni, anche se non sarà affatto semplice, buon campionato a tutti!”.