Santa Rita Volley – Crazy Volley 1 – 3 (21-25, 19-25, 28-26, 22-25)
Crazy Volley: Casati 5, Martinelli 18, Bernabeo 6, Pavanello 16, Meroni 9, Vaini 8, Guidobono Cavalchini (L). Arienti 3, Sabatini, Lorusso, Antonini. N.e. Mori. All. Marca.
Il Crazy Volley ritrova la vittoria e i tre punti nella trasferta milanese sul campo del Santa Rita, squadra neopromossa con buone individualità nel proprio organico ma con qualche peccato di esperienza ancora da scontare.
La formazione messa in campo da Marca è la stessa del match perso con Bollate.
Casati in palleggio con Pavanello opposto. Al centro Vaini e Bernabeo e di banca Martinelli e Meroni. Libero Guidobono Cavalchini come sempre.
La partita inizia con le classiche fasi di studio tra contendenti.
Il Crazy non riesce a fare lo strappo nel punteggio che la sua maggiore caratura tecnica dovrebbe imporre.
Chi dà la scossa al match è Hurricane Pavanello con due muri che fanno accusare il colpo ai padroni di casa.
Sul 18 pari l’equilibrio è spezzato ed è Unabomber Martinelli a dare lo strappo finale per il 21-25 definitivo.
Nel secondo set, con la stessa formazione, il Crazy alza subito il ritmo.
Un buon rendimento in ricezione da il massimo delle opzioni a Jack di Cuori Casati che si può sbizzarrire nello smarcare i propri attaccanti.
Sul 8 pari con il turno in battuta di Psycho Meroni, capitano per l’occasione, il Crazy allunga fino a 13. Santa Rita accusa il colpo perdendo le misure dei propri attacchi. Gli ospiti di conseguenza hanno vita facile ad amministrare il vantaggio dando la possibilità a Sabatini di far rifiatare Martinelli e ad Antonini di fare il proprio esordio stagionale, anche se in un ruolo non suo, al posto di Vaini, set chiuso 19-25.
Al cambio campo Antonini viene confermato al centro con il resto della formazione titolare invariato.
I neroarancio sembrano padroni del campo e Santiago Bernabeo ritrova finalmente le proprie palle in attacco. Crazy avanti 4-9 con vantaggio mantenuto fino al 12-17.
Arienti entra per Pavanello e Lorusso copre il giro dietro di Martinelli.
Tutto tranquillo e via fino alla fine? Certo che no! Lo spirito Crazy si vede anche in questi frangenti e, quando sembra tutto facile, le complicazioni si creano dal nulla.
Il cambio palla diventa affannoso ed ai milanesi non sembra vero di veder ridotto lo svantaggio ad ogni scambio.
Il pareggio arriva a 20 dando un nuovo sprint ad entrambe le squadre.
Si gioca punto a punto ma è Santa Rita a sembrare più sul pezzo ed anche se il Crazy ribatte colpo su colpo all’ennesimo set point annullato l’errore è dietro l’angolo e regala il parziale finale di 28-26 ai nostri avversari.
L’ovvio fastidio per il set sprecato, unito alla consapevolezza di non poter più sbagliare nulla, dà ai neroarancio nuova linfa nel quarto set.
La formazione iniziale torna interamente in campo ed i rozzanesi impongono subito la loro legge. Gli attacchi dei milanesi sono spesso rintuzzati dal muro con The Doctor Vaini in cattedra sotto rete (5 muri punto a fine match per lui).
Il punteggio si fissa costantemente con un buon margine (10-16, 12-21) fino alle schermaglie finali dove un time out di coach Marca, dopo 3 punti lasciati sul campo, riporta serenità tra le fila neroarancio e consente ai nostri di chiudere 22-25 dopo un paio di match-point stoppati da Santa Rita.
Mercoledì al PalaCrazy arriverà il fanalino Sef Mediolanum e per i nostri è una ghiotta occasione di mettere punti in cascina in vista del turno di riposo e dello sconto diretto della settimana prenatalizia contro il Forza e Coraggio.
La parola passa a Vaini, tornato protagonista in campo, che sottolinea l’importanza del gruppo per proseguire il cammino positivamente: “La squadra era chiamata al riscatto dopo la brutta prestazione mostrata alla partita precedente e così è stato: abbiamo portato a casa la vittoria 3 a 1, complice però un avversario molto poco incisivo.
Ci sono, purtroppo, stati diversi cali di attenzione e concentrazione durante la partita, come nostro solito: addirittura abbiamo perso un set che era abbondantemente alla nostra portata, rischiando che il nervosismo personale minasse –come già successo- il rendimento della squadra.
Voglio sottolineare il ruolo prezioso svolto da chi ha iniziato la partita in panchina ed è entrato in campo solo successivamente, a volte anche per pochi punti: subentrare ‘freddi’ (dannata tensostruttura!) ad un compagno in difficoltà e in un momento in cui chi è in campo non riesce a dare il massimo non è mai un compito facile, né fisicamente né mentalment, però spesso è decisivo.
Il campionato è ancora lungo e c’è bisogno del contributo di tutti – giocando come squadra- per ottenere sul campo ottime prestazioni e tanti punti in classifica.
Io ci credo e lo voglio: forza Crazy!”