Quando siamo quasi al termine della stagione si cominciano a tirare le somme e programmare la stagione successiva, sebbene ci siano ancora gare da disputare in stagione.
Andiamo con ordine, la Prima Divisione guidata da coach Marca sta per concludere il campionato in una posizione di medio-alta classifica, dopo due anni di zone rosse e lotte salvezza finalmente un anno tranquillo.
Gli occhi puntati in questo momento ce li ha la Seconda Divisione, guidata dal nostro responsabile del settore giovanile, coach Andrea Arienti, che con la vittoria ottenuta contro lo Zeronove vede la vetta vicina, anche se la strada per la promozione è ovviamente lunga e tortuosa.
L’Under 16 si è ritrovata ad avere un periodo difficile dopo le dimissioni di coach Garripoli, ma si è ritrovata nelle ultime due gare di coppa, mostrando sul campo comunque buoni segnali di gioco e grandi motivazioni.
La sorpresa forse più bella è l’Under 13 che ha conquistato nella prima parte dell’anno l’accesso alla seconda fase del campionato 3×3 FIPAV, inoltre ora sta prendendo parte alla coppa contro squadre Under 14.
Un bel test in vista della prossima stagione, soprattutto nella gara di oggi la squadra di coach Arienti ha sfidato il Vittorio Veneto Under 14, che domenica 24 marzo affronterà il Gonzaga per il terzo-quarto posto provinciale.
I giovani neroarancio hanno chiuso costringendo i più quotati avversari a dove fare qualcosa in più del previsto, mostrando una grossa crescita tecnica e di gruppo che fa ovviamente ben sperare per il futuro.
Non potevamo che lasciare la parola al nostro responsabile del settore giovanile, Andrea Arienti: “Parto dal presupposto che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro in palestra su tutto il settore giovanile.
Difficile non vincere gare, o comunque pochissime, ma i ragazzi stanno migliorando.
Ho lavorato per dare una base tecnica comune, anche con Claudio, su modelli che utilizzano le migliori squadre nazionali, grazie anche a diverse esperienze avute e con confronti di allenatori molto importanti che ringrazio per il tempo dedicatomi.
Credo che essere al Crazy sia bello per molti motivi: cerchiamo di insegnare la pallavolo bene, con tutti i nostri limiti che possiamo avere di pochi atleti, sebbene in crescita.
Mi piace molto che i ragazzi facciano gruppo, la soddisfazione più grande è di ricevere messaggi di genitori dei ragazzi dell’Under 13 che vogliono allenarsi con il gruppo Under 16.
Inoltre quest’anno si è formato il nostro gruppo di tifosi, i Crazymaniaci che ad ogni gara dell’Under si fanno sentire, questo è un dato importante anche a livello di movimento.
L’obiettivo è quello di creare un movimento qui nel sud Milano, dove realtà come Opera e Buccinasco sono molto chiuse ed è difficile avere anche rapporti di collaborazione.
Riguardo i ragazzi più grandi, stanno crescendo, forse hanno più svantaggi rispetto ai compagni più piccoli perché molti sono arrivati tardi qui, dunque abbiamo dovuto effettuare un lavoro di rifacimento tecnico, ma abbiamo anche giocatori che hanno avuto una crescita anche perché stanno lavorando con il fantastico gruppo della Seconda Divisione.
A livello di organizzazione non posso che non citare Gabriele Oldrati e Claudio Campi, che stanno lavorando benissimo da Team Manager organizzando i dettagli fuori dal campo.
Un plauso a Franco Galetti nostro refertista tuttofare, Angelo Battaglia che sta imparando da Franco e ovviamente il signor Massimo Liguori che è sempre presente al tavolo del segnapunti.
In una società c’è sempre bisogno di questi uomini ombra, che non si vedono ma sono importantissimi, specie per noi che stiamo crescendo e dovremo organizzare i compiti, prossimo obiettivo da attuare con il presidente Marca.
Se dovessi dire che cosa ci serve? Allenatori, anche gente con zero esperienza ma tanta voglia di imparare serve, chiaro qualcuno di esperienza servirà, ma ci stiamo lavorando.
Palestre, sponsor servono sempre per aumentare la qualità, aumentando quella faremo bene per il futuro, c’è tanta voglia di crescere e avvicinare i ragazzi a questo sport.
Il mio sogno magari di avere in futuro di avere una solida struttura e magari tornare ai fasti del primo Crazy nei campionati regionali, con protagonista qualcuno dei ragazzi del nostro settore giovanile.
Capitolo a parte per la Seconda Divisione, un gruppo di ragazzi formato da vecchie glorie, giovani, o giocatori in cerca di riscatto.
Credo che si sia creata una grande alchimia, un gruppo che lavora senza fiatare ma divertendosi che è la cosa più bella.
Sono molto fortunato ad allenarli perché mi dà soddisfazione, sarebbe bello centrare la promozione perché il gruppo lo merita, sarà difficile ma ci proveremo, perché è meglio essere Crazy!”