CRAZY VOLLEY ROZZANO – AG MILANO 2-3 ((16-25; 25-21; 23-25; 25-23; 15-17))
Crazy Volley: Conca Dioguardi 2, Meroni 5, Imponente 12, Catalano 22, Disisto 1, Vaini 11, Barlotti (L1), Martinelli 15, Lorusso 2, Di Luciano (K), Soldera, Brachetti (L2) ne, Poncia ne, Di Loreto ne. All. Bellosio, 2° All. Colombo.
Si rivede la prima divisione tra le mura del PalaCrazy. Dopo le prime due uscite in trasferta, il Crazy ospita la giovane U19 dell’AG Milano – ancora ferma a zero punti, nell’anticipo della terza giornata. Nella stesura dei calendari, infatti, il Crazy ha concesso la disputa della gara al martedì rispetto al consueto giovedì, privandosi però della possibilità di fare un allenamento di preparazione. Complice anche l’eccessiva euforia dopo la vittoria nel derby con MI3 e l’occhio su una classifica deficitaria, il Crazy sottovaluta l’impegno contro i rampanti giovani gialloblù.
Bellosio fa un po’ di turnover in banda, inserendo dall’inizio Disisto e il redivivo Meroni. Per il resto tutto confermato, regia a Conca con Catalano opposto, centrali “Maverick” Imponente e Vaini, libero Barlotti. Sin dai primi attacchi l’AG fa capire che non sarà un passeggiata, con l’opposto autentico picchiatore. Conca cerca sicurezza sulle mani pesanti di Catalano, ma gli attacchi tornano indietro. Nonostante i due time-out il Crazy si lascia scivolare per la seconda partita consecutiva il primo set ai 16.
Compreso che i giovani non sono solo giovani ma anche forti, dentro l’artiglieria pesante. Martinelli e “Grezzo” Lorusso per dar man forte all’attacco, ma soprattutto alla ricezione mancata più per la poca conoscenza tra i giocatori in campo che per la prestazione dei singoli. Scaldati i motori, il Crazy va su di giri e inizia ad andar giù con tutti i suoi attaccanti. È la maggiore attenzione a muro ed un servizio più ficcante a dare margine al CV. Imponente è on fire. La presenza in cronaca dell’ex compagno Indriolo e del suo mentore “Gommolo” Ferrari devono avergli dato la forza per liberare la rabbia (cagnesca) che c’è in lui. Si chiude con un confortante 25-21.
Rimesse le cose a posto, per lo meno nel punteggio, Bellosio spinge i propri ragazzi a mantenere massima l’attenzione perché il furore dei giovani dell’AG è sempre dietro l’angolo. Conca distribuisce il gioco fidandosi molto delle sue ali, non dimenticando mai i suoi centrali che vanno giù con regolarità, con gli ospiti praticamente assenti in attacco dal 3. Sul 21-17 tutto lascia pensare alla serata che tutti avevano sperato. Arrivano però due errori consecutivi al servizio, molto gravi, che consegnano all’opposto di Milano la sua insidiosissima salto spin. Il capitano ospite è illeggibile anche per la solida ricezione di Martinelli che accusa il colpo. Conca un po’ in affanno perde le sue certezze e l’AG ne approfitta portandosi a casa un set grazie al break finale di 2-8. Che botta!
Le facce del Crazy sono nerissime. La consapevolezza di aver ancora una volta sottovalutato l’avversario è ormai radicata. A questo punto serve una prova d’orgoglio e in questi casi è capitan Di Luciano chiamato come sempre a tirarlo fuori. Il palleggiatore aretuseo è l’unica novità del quarto set. La prima parte del parziale viaggia quasi sorniona. “Oba Obi” Martinelli è ferito e allora inizia a sfogare la sua rabbia martellando il campo avversario anche con astuzia quando serve. Catalano invece pesta come un fabbro. Bellosio lancia nella mischia nuovamente Chicco Meroni. Il campo si infiamma quando Di Luciano serve il compagno di tante battaglie che va giù con un perentorio lungolinea, così dal nulla dirà Indriolo in telecronaca. AG Milano inizia a sbagliare molto e il Crazy vuole correre verso il tie-break, sul finale però ancora difficoltà in ricezione. Sul 24-20 persi due punti, dentro Conca per la palla vincente che sarà affidata alla pesante mano venuta da Giarre. Catalano chiude e si va al quinto.
Rimesse le cose a posto per la seconda volta, ormai tutti sanno che il risultato è apertissimo. Gli ospiti mai domi partono con veemenza con un chiaro 2-7. Il Crazy tiene di testa anche se il calo fisico è evidente. Al cambio campo Bellosio scommette sull’esperienza del “Kaiser” Soldera per gestire il servizio in luogo di Vaini, restando pure in ricezione per Barlotti con la batterie ormai scariche. È punto a punto. Sul 13-13, Martinelli schianta una parallela sui 9 metri ma per il direttore di gara è fuori. Errore madornale nel momento più complicato, lo confermerà anche il Video Check su YouTube, purtroppo non presente in campo per le tigri rozzanesi. Gli ultimi punti si giocano sui nervi con difesa prodigiose da una parte e dall’altra, il pallone sembra non cadere mai. L’ultimo però lo mettono giù i ragazzi dell’AG che festeggiano una vittoria meritata, uno sgambetto che lascia ai ragazzi della prima un misero punto d’orgoglio.
Nel commento finale coach Bellosio fa pubblica ammenda e ha una richiesta ben precisa per le sue bande “Devo riconoscere che avevo un po’ sottovalutato la partita. L’idea era quella di poter dar spazio a tutti i ragazzi che a prescindere si allenano bene e con costanza. L’avevamo ripresa bene, ma ce la siamo complicata in diversi momenti, con i giovani dell’AG che si sono dimostrati all’altezza della situazione. Non possiamo permetterci di regalare nulla, troppi errori gratuiti, si veda il terzo set. Dobbiamo sicuramente crescere mentalmente nella gestione delle palle sporche e variare maggiormente i colpi d’attacco. Da questo punto di vista mi aspetto una crescita da parte delle seconde bande.”