SANTA RITA VOLLEY MILANO – CRAZY VOLLEY ROZZANO 3-0 (25-17; 25-19; 25-20)
Crazy Volley: Conca Dioguardi, Martinelli 7, Imponente 4, Catalano 10, Lorusso 2, Poncia 1, Barlotti (L1), Di Luciano (K) 1, Soldera, Ferrari 1, Meroni 3, Brachetti (L2), Di Loreto ne, Disisto ne. All. Bellosio, 2° All. Colombo.
Se qualcuno se lo stesse chiedendo, non è un sequel cinematografico con Nicolas Cage. Ottanta minuti è il tempo che il Crazy ha impiegato per farsi spazzare via dal Santa Rita. Una sconfitta tanto netta quanto dolorosa. I parziali sembrano raccontare una netta differenza tecnica tra le due squadre, di certo sia tatticamente che mentalmente i padroni di casa hanno dominato, c’è poco da dire. Bellosio, storico ex di turno, avrebbe sperato ben altro risultato. Qualche avvisaglia in realtà c’era già stata in prossimità del match. Catalano non era in perfette condizioni già dalla rifinitura del giovedì, alcuni dei ragazzi per diverse ragioni sono arrivati al Pala Santa Rita a riscaldamento iniziato, insomma non proprio lo scenario migliore per compattarsi di fronte ad una compagine che si è dimostrata ben organizzata.
Il sestetto di partenza è il solito con la sola novità Poncia per il febbricitante Vaini. Conca-Catalano palleggiatore-opposto, Martinelli e Lorusso in banda, Imponente l’altro centrale, Barlotti libero. Le difficoltà arrivano da subito con un pesante break di 5-0, interrotto solo dall’errore al servizio dei milanesi. Conca fatica a trovare le soluzioni migliori, complice una ricezione troppo distante da rete. Catalano che di solito è una sentenza, fatica ad andar giù anche per i fastidi alla schiena. Dietro si balla, eccome se si balla. Sul 20-13, Bellosio prova il doppio cambio con l’ingresso di Soldera e Di Luciano, mossa che di solito porta punti ed esperienza. Primo pallone, doppia del capitano. Non è serata e si capisce ancora una volta. C’è tempo per vedere un sontuoso muro di “Poncherello” Poncia ma è troppo tardi. Si chiude a 17.
Nel secondo parziale Bellosio prova a mischiare le carte, inserendo il professor Meroni e “Gommolo” Ferrari all’esordio stagionale. Santa Rita serve con estrema efficienza, con le salto spin autentico enigma irrisolto per Barlotti & co. I padroni di casa sono sempre in netto vantaggio quindi in condizione di fare un gioco spumeggiante. Non saranno pochi i primi tempi dietro giocati con l’opposto in combinazione con la finta del centrale. Sul 16-8 regia affidata a capitan Di Luciano. L’aretuseo prova a svegliare i compagni dal torpore tecnico e mentale. I risultati sembrano arrivare con Santa Rita a tratti falloso. C’è tempo per vedere l’esordio da libero di “Bracco” Brachetti, ma la distanza è tale da non consentire il rientro, lasciando i neroarancio a 19.
Il terzo e ultimo set sarà una totale baraonda. Confermato Di Luciano in regia, si capisce che l’unico modo per provare a rientrare, o meglio, ad entrare in partita è metterla sull’agonismo. Il palazzetto, nel frattempo, si riempie di supporter accanitissimi nel sostenere Santa Rita, elemento che contribuisce ulteriormente a scaldare gli animi. Il direttore di gara in diversi momenti non sembra a suo agio, con decisioni spesso condizionate dalle urla di parte. Il momento più confuso arriva quando Ferrari schiaccia di prima intenzione e viene murato dal palleggiatore avversario in quel momento in seconda linea. Caciara totale. Un Di Luciano mai visto così invita l’arbitro ad assegnare il punto perso nel proseguo dell’azione. Santa Rita dal canto suo non aiuta, provando a dare giustificazioni per nulla credibili. Alla fine, il punto andrà al Crazy Volley dopo oltre due minuti di discussioni e urla che nulla hanno a che fare con la pallavolo. Quando il Crazy sembra aver trovato il ritmo, un inatteso errore in appoggio arriva dal sempre affidabile “Oba” Martinelli. La ricezione cala ancora sulle scelte tattiche di Santa Rita che insiste nel cercare Meroni, stranamente a disagio nella gestione del fondamentale su cui ha fatto scuola. I biancorossoblù scappano ancora una volta. Con le ultime forze il CV riprova ancora l’aggancio, appoggiandosi alle mani pesanti, ma incredibilmente un nuovo errore in appoggio di Martinelli mette fine ad una serata che definire storta è poco.
Negli istanti successivi ai saluti di rito a spegnere ogni ostilità, è uno dei tanti vicecapitani di questa squadra a voler prendere la parola con la sua flemma lucana, così “Grezzo” Lorusso “credo che dobbiamo riflettere molto su questa sconfitta, non siamo stati compatti, lo scollamento è stato evidente ognuno andava per i fatti propri anche quando si faceva punto. Iniziamo ad essere più squadra, dalle piccole cose come trovarsi al centro del campo. Pensiamo più come squadra che come singoli, partiamo da qui. In palestra poi faremo il resto”. Settimana di riflessione quindi per la prima divisione di Bellosio che giovedì 1 dicembre ospiterà Inveruno in una sfida tutta da scoprire.