ASD CITTA’ DI OPERA – CRAZY VOLLEY ROZZANO 3-2 (32-34; 25-17; 14-25; 26-24; 15-11)

Crazy Volley: Bertolesi 4, Stanganini G. 13, Canevari 3, Abbati (K) 19, Manarin 10, Stanganini L. 21, Mastrelli 1 (L1), Vasquez 1, Piras, Invernizzi, Martinelli 2, Arcuti (L2), Fantini ne, Caparco ne. All. Di Loreto, 2° All. Di Luciano, TM Valente

Può esserci della felicità in una sconfitta quando è un risultato che ti qualifica. È il caso dei ragazzi dell’U15, autori di un girone di qualificazione giocato ad un buon livello, seppur il campo abbia dato un raccolto ben più misero di quanto seminato. Ancora una maratona, ancora cinque set che sorridono solo nella lettura complessiva ma non sulla singola valutazione. I ragazzi del duo Di Loreto-Di Luciano alla luce della classifica dovevano portare a casa un punto dal bunker di Opera. Per scelta i tecnici non informano la squadra (e le famiglie) di tale necessità per andare avanti, con il fine di lasciare libere le menti delle giovani tigri, creando qualche ansia di troppo tra i crazymaniaci.
Il sestetto di partenza registra il lieto ritorno di Mastrelli nel ruolo di libero, la regia è affidata a Bertolesi con il capitano Abbati a chiudere la diagonale. In bande le due certezze Manarin e Stanganini G., al centro l’altro gemello Stanga, Luca, e Canevari. L’inizio è equilibratissimo. Opera è un’altra squadra rispetto all’andata, cresciuta nei numeri, ordinata e con un’evidente progresso tecnico. I neroarancio non sono da meno. Nessuno prende il largo. A ben figurare c’è un Canevari finalmente convincente, ordinato e pungente quando serve. Mastrelli ha qualche impaccio dopo il periodo di assenza ma è ben sostenuto dai compagni. È sulla difesa che manca qualcosa ai rozzanesi. Il set va per le lunghe, le aquile gialloblù hanno diversi set point ma Manarin è di ghiaccio e va giù senza braccino e con intelligenza. È con la fisicità e la tecnica dei gemelli Stanganini che il Crazy porta a casa un set infinito 32-34.
La maratona è solo all’inizio. Confermato il sestetto Crazy, mentre Opera cambia. Le sostituzioni hanno effetto sin da subito con il CV sopito e forse appagato dal set vinto. Il time-out sul 5-1 la dice lunga. Sotto la guida di capitan Conforti, i padroni di casa scappano via, a nulla servono gli ingressi di Piras e Vasquez per porre rimedio. Con il set che si ferma a 17 punti per i rozzanesi.
Nel terzo set l’unica novità è la conferma di Vasquez per un nervoso Canevari dopo un scelta arbitrale discutibile, che comunque non inficia la buona prova del ragazzo, autore della sua miglior prestazione stagionale. Le facce nel Crazy sono cambiate, convinte e combattive. A guidare l’assalto è Bertolesi. “Il Kicco” è ovunque la sua distribuzione è migliore e ne beneficiano tutti. Gli “Stanga” sono a tratti incontenibili e sbarrano più di una volta le porte alle bordate di Conforti. Pepe Abbati è sempre più una garanzia, con pochissimi errori e tantissima sostanza. Il parziale non ha storia, i soli 14 punti lasciati ad Opera regalano la qualificazione alla seconda fase. Ma il silenzio sulla questione continua a rimanere, nessun rilassamento.
Ad ogni modo, i tecnici decidono di dare spazio alla panchina. La prima novità nel quarto set è Arcuti per Mastrelli. La partenza è sulla falsa riga del precedente e tutto sembra indirizzarsi ad una tranquilla vittoria. Sull’8-14 i primi cedimenti. La ricezione non è più tanto sicura, Bertolesi inizia ad essere nervoso così sì pensa ad un doppio cambio. Dentro Invernizzi e Martinelli per Abbati e Bertolesi riportando i tre attaccanti in prima linea. Mossa un po’ forzata e poco provata che probabilmente confonde i ragazzi ed Opera ne approfitta per recuperare e addirittura scappare con un pesante break di 8 punti. La vittoria da tre punti significherebbe terzo posto e un possibile calendario migliore nella seconda fase. Così, senza colpa alcuna a pagare sono Invernizzi e Martinelli che sconsolati lasciano il campo ai compagni. Il Crazy prova a riprendersi, ritrovando l’assetto più consono, con Mastrelli che a sua volta riprende le redini della seconda linea. Nonostante il recupero, la storia della partita si scriverà ancora una volta al tie-break, il terzo della stagione.
Con Gabri Stanga esausto, dentro Martinelli come opposto e Abbati spostato in banda. Opera è carica e vuole almeno regalarsi una vittoria, seppur consapevole dell’eliminazione. I padroni di casa, infatti, si sarebbero qualificati solo con una vittoria a punteggio pieno. Bertolesi continua nel suo nervosismo che gli costa un giallo e le paste, come da protocollo non scritto dei pallavolisti. Luca Stanganini è l’ultimo a mollare ma uno dei pochi errori costa la palla del set, che arriva poi per un un’incomprensione in seconda linea tra Martinelli e Mastrelli. Alla fine saltano e cantano tutti, nell’incomprensione totale dei presenti. Il Crazy è sconfitto e contento di essersi meritatamente qualificato alla seconda fase, Opera si gode l’effimera vittoria.
Nel finale è coach Di Luciano a voler commentare il risultato “Ormai da settimane avevamo deciso con Ale (Di Loreto, ndr) di non dire nulla ai ragazzi sulla situazione di classifica, per evitare inutili pressioni. D’altronde il nostro obiettivo è sempre stato quello di generare una crescita tecnica e tattica di un gruppo che lavora con noi da circa un anno e mezzo. Sapevamo di potercela giocare e così è stato. Ce la siamo giocata sempre con tutti, con AG Milano prima classificata abbiamo fatto due tie-break e siamo andati anche vicinissimi alla vittoria. Il campo ci ha dato molto meno in termini di punti e sicuramente hanno influito alcuni periodi in cui i numerosi impegni sono coincisi con numerose assenze. Fa parte del gioco. Adesso lavoriamo per preparare la seconda fase che sarà molto stimolante per tutti. Non possiamo che fare i complimenti a tutti i ragazzi che meritamente si sono guadagnati il risultato. Ci scusiamo infine con le famiglie per aver creato qualche patema di troppo, ma non volevamo rischiare una fuga di notizie (sorride, ndr).