VAMS ASSAGO  – CRAZY VOLLEY ROZZANO  3-0 (30-28; 25-20; 25-16)

Crazy Volley: Conca Dioguardi 1, Martinelli 12, Imponente, Catalano 4, Disisto 3, Poncia, Barlotti (L1), Di Loreto 4, Vaini 1, Di Luciano (K), Lorusso, Meroni 3, Colombo (L2) ne, Ferrari ne. All. Bellosio

Ci sono di quelle sere che se possibile tutti vorremmo cancellare dalle nostre memorie. La serata di Assago è certamente una di quelle. Il risultato sportivo c’entra poco e niente. Si preannunciava una gara emotivamente intensa, considerando la rivalità tra le due compagini, derivante non solo da un paio di amichevoli accese nella pre season, ma anche dalla presenza di ex importanti come Conca, Catalano e Disisto, oltre al fatto che un folto gruppo di Assago in fase di mercato è stato molto vicino a vestire i colori neroarancio. Si inizia come al solito in ritardo, per la disponibilità del campo troppo prossima all’inizio. Le due direttrici di gara decidono così di concedere qualche minuto in più. Bellosio, fiducioso dei suoi ragazzi conferma il sestetto che si sta consolidando da qualche settimana, con il ritorno tra i titolari di uno dei vice capitani come Barlotti, libero che ha condotto il Crazy Orange alla promozione proprio ai danni di Assago nella scorsa stagione. Diagonale palleggiatore opposto affidata agli ex Conca e Catalano, in banda Oba Martinelli con Disisto, al centro Imponente e a sorpresa Poncia. Avvio veemente quello dei rozzanesi, molto motivati alla conquista del risultato. Break 1-6 praticamente costruito dalle bordate dell’oppostone giarrese. Purtroppo per Catalano e per il Crazy, saranno probabilmente le ultime della stagione. Sul 9-9 dopo il recupero di Assago, in un’azione a muro la caviglia destra si gira e l’urlo di dolore è di quelli che spaventa tutti. Attimi di panico e sconforto che diventano presto rabbia per il ragazzo, consapevole che non si tratta della solita “scavigliata”. Dopo una lunga pausa, Catalano lascia il campo tra gli applausi ed entra Di Loreto, autentico tutto fare. Il Crazy sembra resistere nonostante la preoccupazione per il compagno. Conca si affida tantissimo alla mano di Martinelli che con il solito ardore spinge la squadra da leader. Assago svolta con il cambio in regia e di Brazzola, troppo falloso. Si viaggia fianco a fianco. Sul 26-26, Bellosio affida il servizio all’esperienza del capitano, cercando anche maggiore lucidità nella distribuzione. Il cambio però non da quella spinta per chiudere il set, l’applicazione c’è, il risultato meno. Si chiude 30-28 per i padroni di casa, lasciando il Crazy con il cerino in mano.
La partita finisce praticamente con i lunghi vantaggi del primo set. Non ci sono i presupposti mentali e tecnici per continuare. Bellosio prova a cambiare in corso, sia in regia che in banda lanciando Lorusso. Il duo Mazzilli-Sozzi è consapevole che va sfruttata la situazione per portare a casa risultato pieno. Progressivamente aumenta la consapevolezza e la voglia, facendo sparire i numerosi errori grossolani commessi nell’avvio del primo set. I padroni di casa lasciano rispettivamente 20 e 16 punti, nel secondo e terzo set. A nulla valgono i tentativi di inserire la freddezza dell’esperto Meroni che entra con la verve del professionista triste, per onorare la presenza dell’amico di tanta battaglie “Trippa” Mori. Finisce con un netto 3-0 e con esso se ne vanno le speranze di alta classifica per questa stagione che è ancora molto lunga.
Il commento di coach Bellosio nel day after “C’è poco da dire, siamo molto dispiaciuti per l’infortunio di Cristian a cui vanno i migliori auguri di pronta guarigione. L’infortunio ha certamente condizionato tutta la squadra, eravamo partiti forte e sembravamo avviati ad una bella vittoria in cui speravo tanto. Tutto è poi saltato, mentalmente siamo usciti dal campo. Si è vista una bruttissima pallavolo nonostante Assago fosse ampiamente alla nostra portata. Loro si sono giustamente gasati e ci hanno letteralmente travolto nel terzo set. Adesso speriamo di chiudere bene l’anno contro Legnano, per poi ripartire nel 2023 con un po’ più di fortuna. Sarà certamente necessario studiare nuove soluzioni e trovare nuovi equilibri”.