DIAVOLI ROSA – CRAZY VOLLEY ROZZANO 3-1 (25-14; 14-25; 25-15; 25-5)

Crazy Volley: Bertolesi 1, Stanganini G. 5, Canevari 1, Abbati (K) 5, Manarin 10, Stanganini L. 2, Mastrelli (L1) 1, Vasquez 4, Invernizzi 1, Piras, Martinelli, Arcuti (L2) ne, Fantini ne, Caparco ne. All. Di Loreto, 2° All. Di Luciano

Continua il viaggio dell’U15 neroarancio nel girone della seconda fase. Dopo la tappa in Brianza, è la volta di Segrate in una delle case dei temuti Diavoli Rosa. Terza squadra della rinomata società brianzola che ha concluso il primo girone con sole vittorie. I ragazzi dei due tenori Di Loreto e Di Luciano si portano dietro un importante carico di aspettative, dopo l’ottima prova contro il DVB. La tensione è altissima, la carica e la concentrazione provano ad arrivare da uno dei leader della squadra, è il giovane Kevin che intorno alla mezzanotte fa girare uno di quei messaggi da scolpire nella pietra in tutte le palestre e ne vogliamo riportare uno stralcio “tirate fuori tutta la grinta che avete, che siate il titolare più forte ed efficace di tutta la squadra che la persona in panchina che non entra nemmeno un minuto, siate orgogliosi e lottate sempre al massimo. Ognuno di noi è fondamentale. La pulizia in gioco, la grinta e soprattutto il tifo quindi – per favore, giochiamo bene, giochiamo cattivi e aggressivi, sosteniamoci uno con l’altro, come la bella squadra che stiamo diventando”.

Con queste premesse parte la rincorsa al mito. La qualificazione alla terza fase sarebbe storica per il Crazy Volley. A giocarsela dall’inizio sono Bertolesi, Gabriele Stanganini, Canevari, Abbati, Manarin, Luca Stanganini e Mastrelli (L). I giovani tigrotti partono impacciati, le gambe tremano e si scivola un po’ troppo. Bertolesi non sembra nella sua miglior giornata, causa anche una ricezione non sempre impeccabile la distribuzione si riversa molto sulle spalle di Manarin. I Diavoli Rosa iniziano a scappare, poggiandosi su un servizio molto ficcante e aggressivo. In questo modo metà del lavoro è già fatto. Il distacco è presto importante e per il Crazy non c’è che da registrare un’esile tabellino con soli 14 punti.

Al cambio di campo, gli occhi sono diversi, con la vivida sensazione di stare sprecando una grande opportunità. Confermato il sestetto inziale si parte con tutt’altra verve. La confusione iniziale sembra sparita, gli schiacciatori vengono un po’ tutti coinvolti in attacco, la ricezione è finalmente su buoni livelli e al servizio arrivano i momenti migliori. Sembra una copia del primo set a parti invertite. Manarin e Gabri Stanganini, fanno andare il braccio e finalmente anche capitan Abbati viene tirato in mezzo, nonostante venga troppo trascurato dalla regia di Bertolesi. Conti pari, con medesimo risultato nei punti concessi agli sconfitti.

Il terzo set è sostanzialmente quello della verità per le due giovani compagini. Il Crazy sembra avere il vento in poppa mentre i Diavoli sembrano poter accusare il cazzotto preso. Non è affatto così. I rosanero rientrano convinti dei propri mezzi a differenza dei tigrotti che si sgonfiano sorprendentemente. Bertolesi, decisamente in giornata no, lascia spazio all’amico e compagno di reparto Invernizzi per cercare di dare una scossa, ma soprattutto ordine. I problemi però vengono dal vistoso calo in ricezione e dalla poca presenza in difesa. Nel frattempo, spazio anche a Vasquez che di personalità ne ha da vendere. I Diavoli spingono come dei forsennati e sulle free ball diventano incontenibili. Lo sconforto aumenta progressivamente con la distanza nel punteggio. Con il 2-1 per i padroni di casa finisce sostanzialmente la partita. Nell’ultimo parziale il Crazy non scende praticamente in campo, ottenendo la miseria di cinque punti. A nulla valgono i nuovi ingressi, le interruzioni di gioco e l’instancabile tifo di compagni e dei crazymaniaci, sempre presenti. L’occasione è andata e con essa una quasi certa qualificazione che adesso ci si potrà comunque giocare nell’ultima gara casalinga contro lo Zeroquattro Limbiate.

A margine del match la voce di coach Di Luciano “Credevamo di poter fare risultato, nonostante conoscessimo le insidie di una scuola come quella dei Diavoli. I nostri ragazzi hanno certamente sentito la partita eccessivamente e a questa età può anche essere comprensibile, ma questo – da solo, non può spiegare il calo tecnico e i tantissimi errori rispetto alla settimana scorsa. Va dato certamente merito agli avversari per la prestazione, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare e di poter fare risultato giocando come nel secondo set. Ripartiamo da qui. Le difficoltà le conosciamo bene e le abbiamo accettate dall’inizio dell’anno per poter instradare quanti più ragazzi a questo meraviglioso sport. Di certo non molliamo nulla e proveremo fino all’ultimo a superare i nostri limiti, consapevoli che chiuso un capitolo ne apriremo subito un altro, appoggiandoci all’unica arma che abbiamo: il lavoro in palestra”.