CRAZY VOLLEY ROZZANO – ROMANA VOLLEY 0-3 (23-25; 21-25; 19-25)

Crazy Volley: Conca Dioguardi, Meroni 9, Vaini 9, Martinelli 11, Disisto 4, Imponente 9, Lorusso (L1), Di Luciano (K), Colombo, Di Loreto 7, Ferrari 2, Poncia ne, Soldera ne, Brachetti (L2) ne. All. Bellosio, Dir. Campi.

È arrivato il momento della tanto attesa classica della prima divisione milanese. Crazy e Romana sono infatti tra le compagine ormai costantemente presenti da oltre un decennio nel girone, con sfide spesso tiratissime e colme di agonismo. Il Crazy torna in campo dopo quasi un mese, tra sosta natalizia e turno di riposo. Per coach Bellosio la necessità di trovare un nuovo assetto dopo la perdita di Catalano per infortunio, probabilmente per tutto il resto della stagione. La novità è rappresentata da Martinelli che lascia il ruolo di S1 per spostarsi opposto con incarichi di ricezione, formula peraltro rispolverata anche ad alti livelli. Regia affidata al motivatissimo Conca Dioguardi, in banda si rivedono il professor Meroni e Disisto, mentre il ruolo di centrale è affidato a Vaini e a “Maverick” Imponente. Come libero vista l’assenza di Barlotti viene rispolverato “Grezzo” Lorusso, dopo la grande stagione vissuta l’anno scorso con la “Black”. Nella fila biancorosse i due grandi ex, Falsetta e Adamoli, oltre a Rosselli in regia che nelle ultime 4 stagioni ha vissuto la categoria come allenatore della capolista Forza e Coraggio, prossimo avversario dei neroarancio. In partenza, c’è sostanziale equilibrio nella gestione del cambio palla, entrambe le squadre sono solide in ricezione e molto si gioca sul muro, con quello Romana sempre ben piazzato. Lorusso inizia a rubare l’occhio per le sue giocate difensive. Conca mette in scena un regia molto democratica, coinvolgendo tutte le sue bocche di fuoco ed è soprattutto al centro che sorprende gli avversari, molto più attenti a coprire gli attacchi dalle ali. Il tabellino finale alla fine sarà abbastanza indicativo sulla buona gestione in regia. Il Crazy sembra avere la forza di mettere il muso davanti, tanto che Romana è costretto a giocarsi due time-out a stretto giro. Interruzioni che distraggono forse il CV, che commette due errori consecutivi al servizio. Sul 23-23 è una delle prime ricezioni sporche a mettere in difficoltà il cambio palla rozzanese, fino al set point che viene messo nelle mani del potente braccio trapanese di Falsetta, colpevolmente lasciato con muro a uno. Spreco enorme per il Crazy e vantaggio Romana.

Bellosio conferma tutto il sestetto, credendo che la partita si possa giocare eccome. Le scorie del primo set però sembrano trascinarsi pesantemente nel secondo, con l’emergere di nervosismo che si riversa troppo da un compagno all’altro. Autolesionismo allo stato puro. Per il Romana diventa tutto più facile gestire. Si tenta la carte del doppio cambio con Di Luciano e Di Loreto, ma anche il capitano la fa grossa con un immediato errore al servizio, solitamente sempre gestito con attenzione. C’è un sussulto d’orgoglio con Di Loreto e Meroni che vanno giù. Non basta. La distanza creata ad inizio set resta fino alla fine: 21-25 e 0-2 nel computo dei set..

La montagna da scalare è adesso ardua. Martinelli ritrova la sua casella in banda, ma come S2 per tentare di contrastare Falsetta a muro, fino a quel momento fondamentale troppo deficitario. Opposto si rivede Di Loreto. Il CV c’è per una decina di punti, poi la sfiducia comincia ad essere sempre più evidente. In difesa cade un po’ di tutto e il servizio resta mal gestito. Anche l’ingresso di Ferrari per Imponente è un fuoco di paglia. Il Romana deve solo gestire e chiudere una serata che per il Crazy va archiviata in fretta come una brutta vacanza.

Ai microfoni del nostro canale YouTube, l’analisi di Bellosio intervistato “dall’Ammiraglio” Liguori e dal “Gatto” Ralepre, voci dell’incontro “Penso ci sia mancata un po’ di lucidità nei momenti cruciali, mentre loro si sono dimostrati più cinici. Abbiamo sbagliato qualche palla di troppo, soprattutto in battuta, che ci hanno tagliato le gambe. Col senno di poi si poteva fare qualcosa di più anche pescando dalla panchina. Ferrari, ad esempio, è entrato bene ma forse troppo tardi. Nick (Conca, ndr) che ha disputato un buona partita ho preferito tenerlo dentro perché tocca più palloni a muro rispetto a Melo che però avrebbe potuto dare un po’ di respiro in alcune fasi concitate. Se avessimo vinto il primo set avremmo visto una partita diversa, che in questo modo si è incanalata nei binari giusti per il Romana che ha gestito bene i vantaggi presi anche per nostri errori grossolani e non c’è stato più nulla da fare”.