CRAZY VOLLEY ROZZANO – ZEROQUATTRO LIMBIATE 2-3 (15-25; 25-23; 25-15; 17-25; 12-15)

Crazy Volley: Bertolesi 7, Stanganini G. 5, Canevari 8, Abbati (K) 13, Manarin 5, Stanganini L. 10, Mastrelli (L), Vasquez 1, Invernizzi, Piras, Martinelli, Fantini 1. All. Di Loreto, 2° All. Di Luciano, TM Valente.

Niente impresa per l’U15 Crazy. L’accesso alla terza fase avrebbe infatti rappresentato un risultato storico per la giovane società Rozzanese, dove mai nessuna compagine giovanile aveva messo piede. Un lavoro che ad ogni modo sta evidenziando l’ascesa del Crazy Volley in ambito giovanile, essendo ormai una realtà riconosciuta e rispettata. È il caso dello Zeroquattro Limbiate che si presenta al PalaCrazy consapevole delle difficoltà dell’impegno. Una società del territorio brianzolo che quest’anno ha investito ulteriormente con l’ingaggio di un tecnico esperto come Massimiliano Spacca, come coordinatore del settore giovanile.

Nel pre-match i “Due tenori” riuniscono la squadra in spogliatoio per caricarli, precisando che qualsiasi risultato non avrebbe intaccato minimamente l’orgoglio nei loro confronti. C’è grande concentrazione nell’aria da ambedue le parti. Le premesse per una grande partita ci sono tutte.

Il Crazy parte con il sestetto protagonista di questa seconda fase. Bertolesi in regia a chiudere la diagonale con capitan Pepe Abbati, al centro Luca Stanganini e Canevari, in banda Gabriele Stanganini e Manarin, libero “gentiluomo” Mastrelli. Nello 04 lo spauracchio indossa la maglia numero 10. Banda con braccio pesantissimo e fisicità sopra età. È al servizio però che gli ospiti mostrano grande efficacia, determinando già il set alla seconda rotazione con un parziale di 2-12. I tigrotti sono sotto shock e non riescono a reagire. Si chiude 15-25.

Nel secondo set viene confermata la stessa formazione, con la sensazione che qualcosa possa cambiare per quanto visto nelle ultime battute del primo parziale. A guidare la riscossa è proprio la mente della squadra. Bertolesi che veniva da un periodo un po’ turbolento, dimostra che le tirate d’orecchie servono ancora a qualcosa. Molto presente su tutti i palloni, assestata la ricezione, serve con continuità i suoi attaccanti, trovando grande fiducia dal posto due con Abbati che per la prima vola sembra finalmente a suo agio nel ruolo di opposto. Lo 04 cala vistosamente in battuta, commettendo anche qualche errore di troppo. Gli “Stangaboys” danno poi la spinta necessaria per avanzare nel set. Un piccolo passaggio a vuoto si registra solo nel finale che viene però chiuso con due grandi attacchi di Canevari e Abbati per il pareggio.

Al cambio di campo si intravede grande fiducia nei ragazzi del duo Di Loreto-Di Luciano. Sin da subito si registra grande equilibrio. Il momento decisivo è segnato dal turno al servizio di Manarin, fino a quel momento ben sotto i suoi standard. Sul 19-11, il destino è segnato. Con un ritrovata solidità in ricezione e al servizio per il Crazy non è difficile portare a casa il set e andare sul 2-1.

Poche storie. Servono tre punti per sperare nella qualificazione, anche se probabilmente si sarebbe andati alla conta dei punti, visto che – in caso di 3 a 0 dei Diavoli sul DVB (come poi è stato, ndr), Crazy, Zeroquattro e appunto i Diavoli sarebbero stati a 6 punti con uguale quoziente set, insomma un vero e proprio grattacapo. Il duo Spacca-Brambini lo sa bene e spinge i rossoblù ad una maggiore concretezza. La tensione sale, ma le due giovani compagini tengono botta, almeno fino a metà set. Poi un crollo sulla P3 che porta anche al cambio di regia con Invernizzi che prova a gestire da pifferaio magico. La ricezione non lo assiste – nonostante i cambi e un ottimo attacco del subentrato Fantini sul diagonale stretto, lo Zeroquattro spinge sotto le martellate da posto quattro e porta a casa set e matematica qualificazione.

Nel tiebreak si gioca per la vittoria che comunque al Crazy non avrebbe dato la qualificazione, ma questo i ragazzi non potevano saperlo visto che l’altra gara si sarebbe disputata il giorno dopo. Così danno tutto fino alla fine. Per questo ci si gioca la carta Vasquez per sprigionare tutta la sua grinta e fisicità. Ed è così quando mette a tabellino un monster block da paura. La stanchezza affiora dalla parte del Crazy, le gambe sono ai minimi termini e gli errori grossolani ne sono una chiara testimonianza. Non si molla fino alla fine, ma sarà ancora la maglia numero 10 rossoblù a mettere la parola fine sul grandissimo campionato dei neroarancio, che finisce tra gli applausi e gli abbracci tra tutti i ragazzi che tra un paio di settimane inizieranno un nuovo percorso con la Coppa FIPAV, dove il Crazy presenterà due squadre divise per anno di nascita, la Black dei 2008 seguita da coach Di Loreto e la Orange dei 2009 (e qualche 2008 con meno esperienza) affidata a coach Di Luciano. Il commento dei tecnici arriva domenica sera, dopo il risultato di Brugherio, “Siamo davvero molto contenti del percorso che hanno fatto questi ragazzi. In poco più di una stagione e mezza sono riusciti a giocare una pallavolo di buon livello con picchi di complessità non trascurabili, a dispetto di una tecnica ancora da perfezionare seppur in netta crescita. Fuor di retorica, usciamo davvero a testa alta. Nessuno ci ha mai messo sotto nettamente nel gioco, se questo è avvenuto si è verificato per dei parziali e allo stesso modo anche noi siamo stati in grado di fare altrettanto con gli altri. Ci sono mancati dei giocatori importanti in alcune fasi della stagione, anche tutti assieme, ma sappiamo che fa parte del gioco. Il campo ha detto che non eravamo ancora pronti ad andare più avanti. Lo accettiamo come sempre fatto, ripartendo da quanto ottenuto sempre con grande orgoglio. Adesso nuove sfide ci attendono, saranno interessanti le nuove che la società ci ha affidato con la divisione del gruppo che, oggettivamente, era troppo numeroso (26 giocatori, ndr) per consentire un lavoro di grande qualità che comunque a fatica si è portato avanti lo stesso. Ora è il momento del campo per tutti. I nuovi hanno delle buoni basi tecniche e siamo curiosi della prova del campo. Ciò che vogliamo sottolineare è la grande unione tra i ragazzi, una squadra eccezionale che rende noi coach felici per il percorso fatto insieme a loro.