FORZA E CORAGGIO – CRAZY VOLLEY ROZZANO 3-2 (25-15; 25-21; 20-25; 22-25; 15-13)

Crazy Volley: Conca Dioguardi 1, Martinelli 21, Vaini 9, Di Loreto 6, Ferrari 16, Meroni 3, Barlotti (L1), Lorusso 12, Di Luciano (K) 2, Imponente ne, Disisto ne, Poncia ne, Soldera ne, Colombo (L2) ne. All. Bellosio

Se c’è una partita che nell’ultimo lustro è sempre stata di grande qualità, quella tra Forza e Coraggio e Crazy volley possiamo definirla un vero e proprio super classico delle prima divisione meneghina. I biancoblù che più volte hanno vinto il girone, anche quest’anno si presentano come autentica corazzata, avendo vinto tutte le partite a punteggio pieno. Di contro il Crazy di Bellosio si presenta con le ossa rotte dopo la sconfitta con Romana e tanti dubbi ancora da sciogliere per il proseguo della stagione.

Nell’acquario di Via dei Bognetti, il Crazy scende in campo con Conca Dioguardi in regia e Di Loreto opposto, in banda Martinelli ritrova la mattonella di S1, supportato da “Zlarence” Meroni, al centro confermatissimo Vaini mentre si rivede “Ultraman Gommolo” Ferrari, al rientro anche Barlotti da libero. L’avvio dei Rozzanesi è piuttosto dimesso, nei volti c’è troppa rassegnazione, solo qualche fiammata di Meroni non basta ad accendere gli animi del Crazy e il set scivola verso Forza e Coraggio alla velocità della luce.

Le sensazioni non sono affatto buone, sembra poter essere una di quelle sere da fuori in 60 minuti. Bellosio allora decide di affidare la regia a capitan Di Luciano ed inserire “Grezzo” Lorusso come S2. La scelta si rivelerà azzeccata. Il Crazy a fatica prova a tenere il ritmo dei padroni di casa, trovando nel servizio un’arma importante. È sulla fase di break point che non si riescono a contenere gli attacchi dal posto 2, ma è solo questione di tempo. Il set è ancora ad appannaggio dei padroni di casa, con segnali importanti lanciati da Lorusso e Ferrari.

Nel terzo set i giochi sembrano ormai fatti, tanto che FeC da spazio ai cambi, togliendo due pezzi da novanta come Cuzzola e Cappello, sostanzialmente irresistibili per due set. I padroni di casa hanno pieno controllo del match, nonostante il Crazy giochi una buona pallavolo guidato da un Di Luciano dei tempi migliori. Sul 19-15, si presenta Lorusso al servizio. È l’inizio dello show-time. La Grezzo’s float è fastidiosa e l’esperto Maestranzi fatica a gestire il cambio palla, con il Crazy che difende di tutto con estrema attenzione, Di Loreto-Barlotti-Lorusso raccolgono la qualsiasi e Di Luciano deve solo scegliere, ora Ferrari, ora Martinelli, ora fai da te, il risultato è lo stesso. Una martellata dopo l’altra il CV piazza un’incredibile parziale di 1-10, accorciando le distanze.

Tutto è cambiato. FeC rilancia il suo opposto per provare a chiudere, ma sembra essersi inceppato qualcosa. Il break point del Crazy è letale. L’intesa tra Di Luciano e Ferrari fa stropicciare gli occhi ai presenti, eppure l’aretuseo non perde occasione per segnalare ai compagni i suoi 43 anni con chiari gesti delle mani. Delirio. Martinelli non si tiene più, Vaini alza la saracinesca e dietro Lorusso guida la difesa col joystick. Set dominato dal Crazy e tutto apparecchiato per l’ennesimo tiebreak tra le due protagoniste del super classico.

Non si cambia nulla, seppur il fiato corto emerge in ogni angolo del campo. Nessuno vuole accontentarsi nel Crazy, la vittoria sarebbe un risultato incredibile. FeC, d’altronde, ci tiene a difendere l’imbattibilità. Si gioca punto a punto. Momento d’applausi è la sette ad una mano che Di Luciano serve ancora al suo amico Ultraman. Solo sul finale del set qualche piccolissima incertezza in ricezione complica il cammino verso la vittoria per Bellosio e co. I biancoblù con le ultime forze chiudono dal posto 4, regalando i meritati applausi ad entrambe le squadre per il livello espresso e il sano agonismo che ancora una volta Crazy e Forza e Coraggio ci hanno regalato.

A commentare il match è proprio Melo Di Luciano, autore di una prova che non si vedeva da tempo “Avevo buone sensazioni già dall’allenamento del martedì, sia personali che di squadra, ma come sempre le tengo per me. Queste partite, d’altronde, si preparano da sole si dice. Non giocavo 4 set in una partita ufficiale da almeno 5 anni. Dietro questa prestazione c’è stato tantissimo lavoro a livello individuale oltre che di squadra. Dopo l’intervento del giugno scorso non credevo di poter ancora giocare a questi livelli, il merito però va certamente riconosciuto ai compagni che hanno giocato davvero una grande partita. Quando ti mettono il pallone costantemente in mano in qualsiasi fase, tutto diventa più semplice. C’è rammarico per la sconfitta perché siamo davvero stati ad un passo dall’impresa. Loro con noi hanno sempre faticato, l’anno scorso pur vincendo il girone hanno fatto solo un punto con noi. Per diversi di noi, io per primo, non sarà possibile giocare sempre così, bisogna essere onesti. Possiamo solo fare in modo di spendere il nostro pezzettino di tempo nel miglior modo possibile”. A chiosare sulle parole del capitano, arrivano quelle di coach Bellosio “Dopo un inizio faticoso abbiamo avuto davvero una grande reazione e ce la siamo giocata alla pari. Alla fine, forse meritavamo più noi, loro sono stati più cinici e ci consoliamo con il primo punto strappato alla loro classifica. Abbiamo metabolizzato bene la perdita del nostro opposto titolare, adesso siamo un’altra squadra e dobbiamo sicuramente migliorare questa classifica nel girone di ritorno, con l’auspicio di giocare allo stesso livello con tutte le squadre e non solo con le prime della classe o con quelle con cui abbiamo una rivalità storica. Mi piace segnalare le prestazioni del nostro capitano che oltre a disputare una grande partita è riuscito a trascinare la squadra e quella di Gommolo (Ferrari, ndr) che con un po’ di costanza in allenamento ha dimostrato davvero un grande valore, senza nulla togliere a Nick (Conca, ndr) che ha comunque disputato un buon primo set e agli altri che non hanno trovato spazio, pur allenandosi sempre con grande impegno”.