US ARGENTIA GORGONZOLA – CRAZY VOLLEY ROZZANO 2-3 (25-22; 26-24; 17-25; 21-25; 12-15)
Crazy Volley: Pasta 2, Vasquez 16, Sammartin 9, Caparco 16, Mauleon 8, Polino 6, Mastrelli (K) (L1), Pullano 1, Piras, Malabanan, Bellati ne. All. Di Luciano, 2° All. Guardamagna
Finalmente si ritorna in campo, dopo un mese di stop, complice il turno di riposo a dicembre e il periodo di vacanze. Il Crazy però non si è mai fermato. Si è allenato, ha disputato test match con avversari di caratura superiore, il tutto per arrivare tirato a lucido contro l’Argentia nel difficile campo di Gorgonzola, dove a nostra memoria nessuna giovanile del Crazy ha mai vinto. Confermato capitan Mastrelli nel ruolo di libero, con Perrotti assente dell’ultimo minuto, si registra l’esordio da titolare di Mauleon. La 15 Black è un’altra cosa rispetto alla gara di andata dove i gorgonzolesi avevano fatto bottino pieno al PalaCrazy, pur dovendo faticare non poco. Nei primi due set i neroarancio tengono bene il campo con Polino molto voglioso a rete, ma spingono poco al servizio dove invece i padroni di casa risultano fastidiosi. Avanti 2-0 i giochi sembrano chiusi. Niente affatto. Vasquez, Caparco e Sammartin sono infermabili sotto rete. Complessivamente è il servizio a fare la differenza. La voglia di fare quell’ulteriore step in più è evidente nei volti dei ragazzi di coach Di Luciano. Il quarto set viene vinto rimontando una situazione di break importante, con convinzione e una buona correlazione muro difesa, dove Mastrelli è sontuoso. La regia di Pasta è impeccabile e fredda nei momenti più caldi, come quando serve un primo tempo a Pullano appena entrato che lo schianta di violenza sul campo avversario. Il the break è pura accademia. E per il Crazy non resta che festeggiare una strameritata vittoria che lo fa brillare sempre più come argento vivo.
Il commento a caldo di Coach Melo Di Luciano:
“Le insidie non erano poche. La lunga assenza da partite ufficiali, alcuni ragazzi fuori giri per malattie o vacanze e infine il lunch match. Giocare alle 12.30 è ai limiti della tortura. Alla fine si festeggiava perché finalmente si poteva mangiare (ride, ndr). A parte gli scherzi, sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, dimostrando un’ulteriore crescita, non solo tecnica, ma anche mentale. Altre volte ci siamo – per così dire, accontentati di un set o di giocarcela. Andare a vincere in quel campo poi mi da una soddisfazione particolare. Adesso ci troviamo con una classifica sempre più corta, restano tre partite dove cercheremo di esprimere tutto il meglio della nostra pallavolo. Alla fine faremo i conti. D’altronde, come ripeto sempre, le partite sono un giorno di festa dove sfogare il duro lavoro in palestra”.