CRAZY VOLLEY ROZZANO – POWERVOLLEY MILANO 3-0 (25-17; 25-9; 25-13)
Crazy Volley: Pasta 2, Vasquez 7, Sammartin 4, Caparco 14, Piras 2, Pullano 6, Mastrelli (K) (L1), Filippini, Perrotti 3, Mauleon 1, Bellati 4, Tito (L2), Malabanan 1, Grimaldi. All. Di Luciano,
Nuovo test per la 15 Black di coach Di Luciano, sulla carta decisamente più morbido rispetto alle prime due uscite di Coppa. Al PalaCrazy infatti si presenta la Powervolley Milano che, a dispetto del nome, è un progetto avviato quest’anno con le fondamenta ancora tutte da consolidare e gestito da Matteo Zanelli della gemellata Diavoli Rosa.
Nella fila del Crazy assente Polino per un leggero infortunio ma torna capitan Mastrelli, riprendendosi i gradi di libero, con Piras che torna sulla mattonella di posto 4, al centro la novità è Pullano, sempre più confidente nel ruolo. Il match è sempre in pieno controllo neroarancio, gli avversari riescono a restare un po’ in partita complici alcuni errori di distrazione in casa Crazy. L’occasione è ghiotta per poter dare spazio a tutto il roster, così spazio anche a ragazzi come Bellati, Filippini, Grimaldi e Malabanan che – pur non trovando molto spazio in campo, non fanno mai mancare il loro contributo in palestra cercando altresì di recuperare il gap con i compagni più avanti facendo allenamenti extra con l’U15 Orange di coach Arienti, un vero esempio di dedizione alla causa. La partita diventa così molto presto storia, con i ragazzi di coach Zanelli a leccarsi le ferite mentre il Crazy è il vero volto Power.
Il commento a caldo di Coach Di Luciano :
“In questa stagione non abbiamo avuto molte occasioni come questa. Giocare con il risultato praticamente scontato non ha riguardato quasi mai il nostro percorso, per fortuna aggiungo. L’aver affrontato sempre squadre molto forti o ben organizzate ci ha portato a superare ostacoli molto alti, in diverse occasioni siamo stati bravi, in altre non abbiamo retto il livello fino in fondo. A parte le due partite con la terza squadra dei Diavoli Rosa, abbiamo sempre avuto partite tirate. Servono anche queste partite per misurare la capacità di controllo contro avversari più deboli e allo stesso tempo dare più spazio ai ragazzi che giocano meno, ai quali non posso che fare i complimenti per la passione e l’applicazione che mettono in palestra. Tra non molto arriverà anche il loro tempo.”