CRAZY VOLLEY ROZZANO – VOLLEY MILANO ROSSA 2-3 (25-19; 25-13; 18-25; 24-26; 12-15)

Crazy Volley: Pasta 4, Vasquez 20 (K), Sammartin 10, Caparco 9, Piras 5, Polino 11, Perrotti (L1), Bellati, Mauleon 2, Pullano 2, Grimaldi ne, Malabanan ne, Tito (L2) ne, Filippini ne. All. Di Luciano, 2° All. Guardamagna

 

Ritorna in campo l’U15 Black del duo Di Luciano-Guardamagna. L’avversario di giornata è il Volley Milano Rossa, altra compagine del consorzio Vero Volley, guidata dall’esperto Gianni Zanelli. Nei primi due parziali il Crazy gioca una bella pallavolo, padroneggiando il campo con una gestione del servizio impeccabile, limitando gli errori al minimo sindacale. Sembrava tutto in scia per un risultato netto. Qualcosa però si inceppa negli acerbi meccanismi neroarancio e il VM rientra in gara sbagliando molto meno dei pari età. Il quarto set è quello del rimpianto. Nonostante una serie di errori continui, dettati un po’ dalla stanchezza e un po’ dal calo di concentrazione, la voglia di portare a casa il risultato è alta, tanto che Polino ci lascia quasi un gomito (uscirà poi per infortunio, ndr) durante una difesa spettacolare di un pallonetto che sembra avviare Vasquez e compagni al bottino pieno. È proprio Vasquez – capitano di giornata per l’assenza dell’influenzato Mastrelli, ad avere il match point al servizio, la tensione però gioca un brutto scherzo allo schiacciatore rozzanese che manda la battuta in rete e VM rientra portando a casa il set con un break di 0-3. Il CV non ne ha più. Di Luciano prova a cambiare, forse troppo tardi, ma a nulla serve l’ultimo sussulto che ragazzi come Bellati e Pullano, fino ad ora meno impiegati, danno per provare a rientrare, è troppo tardi. Il risultato finale arride agli ospiti e condanna il Crazy all’ennesima prestazione bella a metà. Alla fine delle ostilità tutti insieme per ricordare il no alla violenza sulle donne, iniziato con un fragoroso minuto di rumore.

 

Il commento a caldo di Coach Melo Di Luciano :

“Difficile commentare un sconfitta così. Dopo la vittoria di domenica scorsa, abbiamo fatto una bella settimana di lavoro, con la miglior rifinitura da quando alleno questi ragazzi. Dopo due set così era convinto che potessimo fare bottino pieno. Sapevo che era una squadra ostica e che nei primi due set siamo stati molto bravi noi. Sono venuti fuori alla distanza, mentre noi siamo calati prima mentalmente e poi fisicamente. Mi prendo le mie responsabilità per non aver saputo guidare al meglio i ragazzi nei momenti complicati, come la gestione del servizio sul finale. Sui cambi si poteva fare di più, l’ho detto subito ai ragazzi – in particolare a Bellati che sta facendo un lavoro incredibile per ritagliarsi pezzettini di campo, senza mai lamentarsi. Un esempio per tutti. Stiamo facendo delle esperienze importanti, ci confrontiamo con realtà molto più grandi della nostra e l’essere riconosciuti ricevendo molti complimenti quasi non ci basta più. Vedere alla fine selfie di rito tra i nostri ragazzi e i loro che hanno partecipato al PQA mi ha riempito d’orgoglio, lo stesso che provo enormemente per tutto il gruppo che con grande fatica stiamo provando a far crescere con passione e sacrificio.”