Pallavolo Cassina- Crazy Volley Milano 3-2 (26-24, 20-25, 22-25, 25-19, 17-15)

Crazy Volley: Goretti, Meroni 10, Lavecchia 9, Punzi 20, Martinelli 24, Vaini 4, Giannetti (L). Guzzo 3, Lorusso, Boccanfuso, Di Luciano, Mori. All. Marca.

Il Crazy non sa più vincere!
E’ proprio vero.
Mutuando il monologo di Al Pacino nello splendido film sul football americano di Oliver Stone: la pallavolo è uno sport fatto di centimetri! Centimetri che decidono se un attacco è dentro o fuori, centimetri che ci dicono che un palleggio è preciso altrimenti non incontrerà mai le mani del proprio attaccante, oppure centimetri di mani a muro che uno sciagurato arbitro di provincia non vede opporsi ad un attacco sul 15 pari nel set decisivo di una gara al cardiopalma, sentenziando così la sconfitta di una squadra e la vittoria dell’altra.
Ma prima di questo epilogo c’è stata tanta pallavolo, molto sudore e qualche urlaccio. La cronaca.
Il Crazy si presenta in quel di Cassina con un paio di defezioni dell’ultim’ora, Bernabeo e Bosco prontamente rimpiazzati a referto da Lavecchia e Capitan Di Luciano.
Marca decide di schierare Goretti in palleggio con Punzi opposto. Di banda i soliti Martinelli e Meroni ed al centro la consolidata coppia Vaini-Lavecchia. Giannetti settimo uomo.
Il primo set è equilibrato con Cassina che si porta avanti di un paio di break ma il Crazy sembra in controllo delle operazioni. I pochi punti di margine dei padroni di casa vengono annullati sul finire di set ma i neroarancio non riescono a rintuzzare tutti gli attacchi avversari concedendo il set alla seconda opportunità.

Al cambio campo la sensazione è che giocando con più determinazione di possa fare bottino pieno.
La squadra infatti rientra in campo più determinata.
La ricezione sembra ritornata su buoni livelli con Giannetti libero da nefasti pensieri a guidare i suoi da seconda linea.
Si va avanti di pari passo ma sul 16 pari il doppio cambio Goretti-Punzi per Di Luciano-Guzzo produce i suoi frutti. Un muro della neoentrata banda rozzanese da la scossa ai suoi.
Di Luciano sfrutta le mani pesanti di Punzi per scavare il break che porterà i nostri a vincere il set 20-25.

Il terzo set è ancora molto equilibrato ma un piccolo infortunio di Goretti, costretto ad uscire, scombussola un po’ i piani di Marca per il prosieguo. Dentro Di Luciano, chiamato a straordinari imprevisti, e match tutto da giocare.
In questo parziale è Unabomber Martinelli a fare la differenza, con ben 10 punti in attacco, ed il Crazy vola sulle sue dolomitiche spalle.
Cassina perde coesione ed i nostri riescono a chiudere con uno sprint finale sul 22-25.

Nel quarto set servirebbe quel killer instinct che è spesso mancato al Crazy nella scorsa stagione ma purtroppo qualcosa ancora una volta si incrina. Errori gratuiti ed una partenza ad handicap portano Cassina a prevalere nel punteggio.
A nulla valgono le ultime opposizioni di Lavecchia, molto positivo a muro, per arginare il gioco avversario.
Cassina strappa un break e lo incrementa nel torpore generale dei neroarancio. Ancora una volta sarà quinto set.

La stanchezza nelle gambe di entrambe le squadre, dopo oltre 2 ore di lotta, si fa sentire ed il tie break si gioca più sui nervi che su gesti tecnici eclatanti.
Cassina gira sopra di uno al cambio campo ma il Crazy tiene botta. Sul 13 pari un piccolo break porta i padroni di casa sul match point.
Il Crazy annulla e controbatte prendendosi a sua volta la possibilità di vincere il match sul 14-15. Annullata questa possibilità sul 15 pari il fattaccio! Meroni attacca una palla difficile in banda cozzando in pieno sulle mani del muro avversario ma la copertura di Martinelli rimette tutto in gioco quando, tra lo stupore generale, l’arbitro alza la mano destra con 4 dita tese… Quattro tocchi! A quel punto i nervi della banda rozzanese, ma anche di tutta la squadra, saltano ed il giallo è inevitabile.
Cassina approfitta dello sbandamento ospite per chiudere con un pallonetto la partita.
Secondo tie break perso in questa stagione che si somma ai 7 di quella passata per il Crazy Volley. Una maledizione che stenta ad essere debellata.

Le parole finali a questa sfortunata serata le pronuncia il capitano Di Luciano, inatteso protagonista della partita: “Che dire, siamo ormai di fronte ad una vera maledizione.
Il nono tie-break perso in due stagioni contro i zero vinti è una sentenza. Sono convinto che il nostro tasso tecnico non vale l’attuale posizione in classifica. Stiamo mancando di convinzione e questo ci danneggia complessivamente. Risultando passivi in alcuni momenti, anche in fase positiva, subiamo dei break faticosi da recuperare.
Di positivo c’è che abbiamo comunque mosso la classifica, seppur l’obiettivo erano i tre punti.
Inoltre sono contento della mia prestazione perché pensavo di essere più indietro, visto l’infortunio.
La convocazione dell’ultimo minuto mi ha poi dato una carica particolare, tenendo molto ai nostri colori e rappresentandoli come capitano.

Settimana prossima mancherò per lavoro, ma sono convinto che faremo bene in casa”.