ASD SAN MASSIMILIANO KOLBE – CRAZY VOLLEY BLACK 1-3 (25-22; 15-25; 18-25; 13-25)

Crazy Volley: Matordes 4, Oldrati 11, Abate 13, Spizuoco (K) 10, Chitoni 8, Paganessi 7, Venuti 2, Perugini, Daluiso 3. All. Di Luciano

La prima uscita stagionale fuori dal PalaCrazy si presentava certamente molto più insidiosa del match di esordio. Il Kolbe era noto per essere squadra tecnicamente valida e ben organizzata. Se a questo aggiungiamo che il team della nostra U15 doveva ancora fare a meno di coach Di Loreto (assente giustificato, ndr) e che il pubblico al seguito non poteva superare le 5 unità a causa delle restrizioni pandemiche, lo scenario era colmo di incertezze. Il Crazy però, ancora una volta, si dimostra società in crescita sia tecnica che organizzativa. In panchina va il vice Di Luciano, all’esordio assoluto. Il tecnico, superati gli impacci iniziali, catechizza i propri ragazzi sin dal riscaldamento, presentandogli una partita bella da giocare.

Il sestetto di partenza è confermato, con Matordes in regia e capitan Spizuoco opposto, in banda Chitoni e Oldrati, al centro Abate e Paganessi. I tigrotti rozzanesi partono con una discreta attenzione, soprattutto in battuta, il Kolbe come da previsione risulta ben organizzato e il primo set è un vero testa a testa fino al 22-22. Sarà qualche fallo sotto rete e una difesa miracolosa su poderoso attacco di Abate, che finisce per ricadere nel campo ospite nello stupore generale, a dare il colpo di reni verso l’1-0 casalingo.
Al cambio di campo si percepisce un po’ di agitazione tra i nostri ragazzi, complice anche la decisione dell’arbitro di non fischiare delle evidenti palle trattenute. Su questo punto Di Luciano è molto chiaro “abbiamo i mezzi per imporci a prescindere dal metro arbitrale, che non deve interessarci più di tanto”. Il tecnico spinge i ragazzi a giocare senza troppi timori. Pronti via, il messaggio sembra essere stato recepito. Oldrati prende il servizio sul 3-3 e se ne libera sul 3-12, scavando un solco fondamentale per il pareggio nei parziali. Kolbe le prova tutte, chiamando di due tempi e facendo un paio di cambi. Si chiude a 15.

Il terzo set sarà il parziale della svolta, che deciderà il match in favore dei Rozzanesi. Kolbe parte forte al servizio, con un break importante di 8-1, mentre il Crazy si affievolisce un po’ come le luci della propria metà campo, spente per diversi minuti. Di Luciano interrompe subito il gioco predicando la calma e nessuna fretta per recuperare. Il Crazy è chiamato a dare qualcosa in più in difesa e il messaggio arriva dalla panchina. Dentro Perugini, all’esordio in Fipav, al servizio per Abate sull’11-5. Uscirà sul punteggio di 14-11 dopo una difesa importante, ben compresa da tutta la squadra, con Spizuoco che vuole tutti in cerchio a festeggiare il compagno. Non ce n’è più per il Kolbe. Matordes distribuisce con sapienza, sfruttando la vena realizzativa di Abate e Paganessi, incontenibili. Sarà 18-25.

Nell’ultimo parziale il Kolbe è in evidente stato confusionale, mentre i tigrotti neroarancio non mollano un colpo. Chitoni, liberato da qualche incertezza, alterna giocate di forza a colpi intelligenti che non lasciano scampo agli avversari. Nel finale da registrare gli ingressi di Venuti e Daluiso che ben figurano per spirito di abnegazione e attenzione, seguendo fino in fondo le indicazioni ricevute.

Il commento dell’esordiente Di Luciano: “C’è tanta soddisfazione. Più che per il risultato, che fa sempre piacere quando è positivo, per il comportamento dei ragazzi. Si sono dimostrati responsabili a dispetto della giovane età, ascoltando pedissequamente ogni mia indicazione. Hanno avuto la capacità di riprendersi dopo lo schiaffo del primo set e dopo l’importante break del terzo. Aspetto fondamentale nella crescita di squadra. Ai ragazzi ho voluto sottolineare la bellezza di poter giocare partite più competitive e che era il momento giusto per dimostrare il loro valore. Voglio ringraziare infine le famiglie per la grande disponibilità organizzativa e gli altri due “tenori”, coach Di Loreto e coach Arienti, per il sostegno morale in questa mia prima uscita.”