CRAZY VOLLEY ROZZANO Vs ASD CITTÀ DI OPERA 3-0 (25-9; 25-22; 26-24)

Crazy Volley: Oldrati 5, Spizuoco (K) 21, Abate 9, Matordes 1, Chitoni 7, Paganessi 4, Mastrelli (L), Daluiso, Abbati, Bertolesi. All. Di Loreto, 2° All. Di Luciano, Dir. Calabrese.

Sette giorni dopo la sgambata con la cenerentola Magenta, per i giovani tigrotti dell’under 15 c’è da superare lo scoglio Opera per difendere la seconda posizione in classifica e riprendere il percorso di crescita. Dopo un periodo a dir poco tribolato, l’emergenza sembra essere finita. I coach neroarancio possono finalmente schierare la formazione al completo, con il nuovo assetto che vede da qualche settimana Oldrati in regia, sempre più convinto del ruolo, con Matordes opposto. In posto 4 si registra il lieto ritorno di Chitoni che chiude la diagonale con capitan Spizuoco. Al centro i due corazzieri, Paganessi e Abate. Libero il sempre più convincente Mastrelli, classe 2009 che nelle ultime settimane con grinta e massima applicazione si è preso la scena di seconda linea.

La partenza è subito sprint. Il Crazy mette presto in chiaro di voler prendere l’intera posta in palio, riscattando l’amara sconfitta dell’andata dopo il vantaggio di due set. È il servizio il fondamentale su cui più si appoggiano i rozzanesi, con Opera che subisce molto non riuscendo a gestire la ricezione, rendendo inconsistente l’attacco. Oldrati si appoggia tanto sull’ispiratissimo Spizuoco, trascurando un po’ il gioco al centro, forse preoccupato dall’altezza dei pari ruolo. Si chiude in fretta con un perentorio 25-9.

A quest’età (e non solo) si sa, dopo un parziale dominato i facili entusiasmi lasciano facilmente spazio a distrazione e superficialità. Di Loreto butta nella mischia Pepe Abbati, in decisa crescita, a posto di Matordes non al cento per cento. In avvio del secondo parziale, Opera seppur priva di qualche elemento rispetto alla gara di andata si dimostra squadra tosta. Con il Crazy più molle al servizio la ricezione dei gialloblù è molto più precisa, rendendo agevole il lavoro del palleggiatore che trova nelle sue bande diversi punti. La distrazione dei tigrotti di casa si palesa chiaramente sui palloni sporchi che con allarmante frequenza cadono con eccessiva facilità. Dopo l’avvio incerto però il CV trova nuove energie per riprendere il cammino interrotto, spinto anche dalle difese di un sontuoso Mastrelli che strappa applausi a scena aperta, infondendo coraggio anche nei compagni che iniziano a tirare in attacco con maggiore scioltezza. Oldrati cerca con più costanza il gioco al centro di Abate che regala punti preziosi per ribaltare la situazione e portare a casa il secondo set.

Convinto di aver superato il momento peggiore, coach Di Loreto decide di concedere un po’ di riposo al suo capitano, affidandosi a Bertolesi. Si rivede anche Matordes che aveva finito il set precedente con un buon turno di servizio su Abbati. Nemmeno il tempo di tirar su le ginocchiere che Opera piastrella battuta dopo battuta un break di 11 punti, per lo sconforto dei presenti. Senza particolari responsabilità, il giovane Bertolesi è costretto a far di nuovo spazio al suo capitano per tentare una difficilissima rimonta. Dalla panchina si predica calma, inutile guardare il tabellone, bisogna riprendere a giocare. Il servizio viene finalmente recuperato ma solo per l’errore degli ospiti. Usciti da una rotazione terrificante, Oldrati cerca di riprendere il bandolo della matassa, affidandosi alle sicurezze in attacco. Chitoni sembra più convinto e alternando i colpi del suo repertorio contribuisce ad accorciare il break. Il Crazy sale in cattedra anche a muro, Abate si fa sentire eccome rialzando anche il suo morale con alcuni attacchi a tuono. Paganessi non è da meno nell’ultimo scorcio, entrando nel mood on fire. In questa fase il punteggio è solo accessorio, i tigrotti neroarancio danno tutto quello che hanno. Il sorpasso arriva sul 23-22. Si andrà ai vantaggi dove la parola fine non poteva che essere scritta dal mattatore di giornata Spizuoco.

A fine gara il momento più bello. Le due squadre si uniscono in un abbraccio di pace per lanciare con lo sport un messaggio di speranza per la fine di questa assurda guerra in atto.

Le considerazioni del vice coach Di Luciano al termine della gara, “avevamo bisogno di una vittoria di sostanza per dare un segno tangibile della nostra crescita e Opera rappresentava la sfida giusta. È una società che affronteremo spesso nei prossimi anni e mi piace pensare che cresceremo insieme, una partita dopo l’altra. C’era anche curiosità per vedere come si sarebbe trovata la squadra al completo con i nuovi ruoli. Stiamo lavorando per cercare di preparare i ragazzi in tutti i fondamentali, abbiamo altresì iniziato un percorso di instradamento verso dei ruoli specifici in relazione alle peculiarità più spiccate, ma sono la voglia, la passione e l’applicazione che fanno la differenza. Oggi abbiamo potuto vedere come un ragazzo di 12 anni in pochi mesi di lavoro si sia ritagliato uno spazio importante, portandoci all’utilizzo del libero che fino allo stop forzato di gennaio non avevamo. Deve essere un messaggio per tutti. Adesso ci prepariamo all’ultima partita del girone contro la capolista Abbiategrasso, se saremo bravi il nostro campionato andrà avanti, se no penseremo da subito alla Coppa Milano che per noi, come il campionato, rappresenta un momento di verifica nel percorso di crescita dei nostri ragazzi. Ringraziamo infine Opera per aver voluto condividere tutti insieme un messaggio di pace, che – per quanto piccolo, è forte nei cuori di tutti noi”.