Crazy Volley Rozzano Black – Volley Milano 3 – 0 (25-19, 25-22, 25-19)
Crazy Volley: Casati 4, Indriolo 17, Santo 7, Eddziri 9, Martinelli 6, Gazzola 5, Lorusso (L)., Di Luciano (K) 2, Vismara, Meroni 1, Soldera 2, Vigliotti, Sergi (L). Allenatore: Marca.
Prosegue il volo ad alta quota verso la fine del campionato per i ragazzi della Prima Black con la quarta partita consecutiva tra le mura amiche del PalaCrazy, contro la formazione giovanile del Volley Milano, squadra under 19 orbitante intorno al pianeta Vero Volley e dal grande potenziale che, nella gara di andata, aveva messo a ferro e fuoco le difese neroarancio.
Consapevole del pericolo rilassamento coach Marca catechizza i suoi ad inizio gara spronandoli a non sottovalutare un avversario indietro in classifica.
I partenti sono ormai una nenia conosciuta: Casati, Eddziri, Gazzola, Santo, Martinelli, Indriolo e Lorusso. Il match si presenta subito spigoloso grazie alle ottime battute al salto degli impavidi giovani avversari. Si viaggia punto a punto con il gioco al centro dei rozzanesi efficace ma poco appariscente. Gli ospiti spesso e volentieri si prendono qualche punto di margine prontamente rintuzzato dal Crazy. Si viaggia così fino a metà set quando Blockbuster Indriolo prende a due mani la cloche e a colpi di mortiferi diagonali conduce all’atterraggio i suoi fino al 25-19 finale.
Stessa formazione per i nostri portacolori ma set diverso nello svolgimento. Toltasi di dosso la patina dell’incertezza il Crazy macina punti che è un piacere. In seconda linea Grezzo Lorusso sforna pasticcini alla Iginio Massari che Black Jack Casati assapora con gusto e distribuisce ai propri commensali di rete. Il distacco aumenta e Marca inizia a saggiare alcuni atleti dalla panchina. Dentro Di Luciano e Vismara per Eddziri e Casati, Vigliotti per Gazzola in prima linea ma soprattutto il rumoroso pubblico del PalaCrazy può assistere al ritorno in campo di Zlarence Meroni, reduce da un periodo di convalescenza post covid. La girandola di cambi però fa perdere coesione a tutto il reparto di ricezione dando la possibilità ai cinisellesi di rifarsi sotto. A nulla servono i due time out chiamati dalla panchina per riportare calma tra i ranghi, serve il ritorno del doppio cambio ma soprattutto servono 2 battute velenose di Unabomber Martinelli che regala il set ai compagni 25-22.
Passata la tensione con gli stessi 6+1 il Crazy ritorna in campo determinato più che mai a chiudere la pratica velocemente. I cambi effettuati dal coach cinisellese invece non danno i frutti sperati e i neroarancio spiccano il volo fin da subito. Lo Stambecco Abruzzese Santo, con battute di rara efficacia, sgretola le poche certezze ospiti ed il margine cresce con costanza. E’ il momento di rivedere Capitan Di Luciano, stavolta con Kaiser Soldera, in campo. E stavolta l’alchimia rozzanese non si guasta. I due pilastri neroarancio giocano a gran livello coadiuvati da un Sergi in palla in seconda linea e soprattutto da Meroni, rientrato per Martinelli, a mettere chilometri nelle gambe dopo il lungo stop. Ed è proprio lo Zlarence di Corvetto a mettere a terra il pallone finale della vittoria.
Marca analizza il match: “Sono contento del risultato e della prestazione di tutti. Fortunatamente il piccolo calo di tensione avuto nel secondo set non ha portato a conseguenze. Ci prendiamo questi 3 punti guardando alla classifica con spensieratezza.”
Il commento finale non poteva che essere del redivivo Meroni: “Un mese è lungo, un mese senza i commenti caustici di Colombo, le urla di Teone e le perle di Melo. Un mese è lungo da soli a casa o sugli spalti con solo un bagnoschiuma al Vetiver da amico e l’impossibilità di essere con la squadra nelle partite decisive. Da youtube o in telecronaca (un ringraziamento a Rozza e a Samu, il palleggiatore del futuro) ho visto un bel gruppo trasformarsi in squadra ponendo le basi per un domani promettente. Certo che questo buonismo non è da me quindi ribadisco che la mia presenza e la possibilità di sfogliare alcune pagine del manuale avrebbero portato risultati migliori con il Romana….ma questa è un’altra storia. Tornando alla partita, è stata gestita bene in un momento in cui le motivazioni potevano non essere al top, partita chiusa da un Melo to Chicco (90 anni in due) per non lasciare mai zero nella casella dei punti (in barba all’irridente Imponente) e… come direbbe un saggio: “chiudere con un punto di Chicco varrebbe quasi la serie D”. E’ stato bello tornare IZ Back!”