Crazy Volley Milano – Argentia Gorgonzola 1-3 (22-25, 25-17, 17-25, 22-25)

Crazy Volley: Di Luciano  1, Meroni 8, Vaini 6, Arienti 10, Martinelli 17, Adamoli 9, Guzzo (L). Goretti, Boccanfuso 2, Lorusso. Mori n.e. All. Marca.

Il girone di ritorno inizia male per i nostri colori.
Il girone di ritorno è ormai iniziato da un mese e per i nostri gli impegni sono stati sicuramente problematici, a tratti proibitivi viste le condizioni di organico del periodo.
La squadra di coach Marca ha dovuto affrontare nell’ordine: Cus Bicocca, Segrate, Romana e Argentia, cioè 4 delle prime 5 della classifica e purtroppo non sono arrivati punti da queste sfide. Sicuramente per demerito dei neroarancio ma anche per defezioni e assenze che si sono sovrapposte dall’inizio dell’anno.
Nell’ultimo match con Gorgonzola, malgrado una buona prestazione, la squadra ha dovuto salutare gli avversari senza punti in tasca e con molto rammarico.
La formazione iniziale ha visto al palleggio capitan Di Luciano in diagonale a Rozza Arienti, in posto 4 i soliti noti Martinelli e Meroni mentre al centro insieme a Vaini c’è la lieta novità di Adamoli, di nuovo nella Tana delle Tigri dopo oltre 10 anni dalla sua prima militanza.
Nel ruolo di libero, altra novità, ha giocato Guzzo in sostituzione dello sfortunato Giannetti la cui stagione è ormai finita.
Il primo set è molto equilibrato.
Il Crazy tiene bene il campo con una buona efficienza in ricezione e qualche piccolo punto di margine (10-7, 14-10) dà fiducia ai nostri.
Gorgonzola è molto fallosa soprattutto in battuta non trovando il ritmo per i suoi giovani attaccanti.
Un passaggio a vuoto dei padroni di casa però permette all’Argentia di impattare a 16 e soprattutto di scappare sul 17-21.
Il doppio cambio con Goretti e Boccanfuso in campo aiuta un pochino l’attacco del Crazy ma svegliatasi dal torpore Gorgonzola chiude 22-25.

Nel secondo set la squadra di casa entra consapevole di avere una buona occasione per pareggiare.
Martinelli entra decisamente a gamba tesa sulle difese avversarie portando i suoi in vantaggio sul 11-6.
Il margine aumenta grazie anche alla buona prova a muro di Adamoli che con 3 muri punto (saranno 6 a fine partita) stoppa gli attacchi avversari. L’Argentia si disunisce e paga pegno cedendo di schianto il set.
Pari e patta e grande fiducia dalla parte dei padroni di casa che vedono la possibilità di fare il colpaccio.

Purtroppo l’inizio del terzo set è invece tutt’altro che rassicurante con Gorgonzola che prende subito un discreto margine (7-10, 10-14) mentre il Crazy si scioglie come neve al sole. L’insicurezza si aggrappa agli animi neroarancio portandoli ad errori marchiani che di fatto facilitano la corsa degli ospiti.
Set in archivio con il punteggio di 17-25.
Consapevoli dell’occasione persa i rozzanesi rientrano in campo con massima determinazione e mettono alle corde i giovani avversari.
E’ una battaglia punto a punto quella che gli spettatori si trovano ad ammirare, senza esclusione di colpi e di parole al veleno sottorete.
L’arbitro in tutta onestà fatica a tenere calmi gli animi e la gara si surriscalda.
Ma invece che far pesare l’esperienza sul campo il Crazy subisce il ritorno veemente degli ospiti lasciando qualche break di vantaggio.
Sul 18-22 Marca riprova la carta del doppio cambio e qualche segnale positivo sembra provenire dal campo ma quando il Crazy arriva a portata di mano nel punteggio sul 22-23 un paio di palle ben difese da Gorgonzola consegnano la partita e i 3 punti alla squadra ospite.
A fine partita le parole del “nuovo acquisto” Adamoli, tra l’amarezza per la sconfitta e la fredda analisi della condizione fisica, aprono un raggio di luce per il futuro: “Ci sono sensazioni che non ha un gran senso raccontare, ci si prova a volte ma non è facile che chi le legge riesca a carpirne il senso nella sua totalità.
Riesordire nella Tana delle Tigri dopo 10 anni da quel magico biennio fatto da una promozione e un discreto campionato di serie C, a me ha fatto un certo effetto, per un attimo mi sembrava il tempo non si fosse mai fermato.
Passata questa emozione, ho cercato dentro di me gli occhi della tigre, che purtroppo non son bastati a colmare il gap di condizione di cui ancora soffro, e la mancanza ancora di una totale affinità elettiva con i due palleggiatori.
Diciamo che sono al 30%, ma saranno le prossime partite a dover dare la svolta alla stagione del Crazy, e io spero di dare il mio contributo, in ogni partita maggiore.
Forza Crazy, the best is yet to come”.
Dopo il turno di riposo per il Crazy inizia un nuovo campionato con partite decisive per la corsa salvezza.