Dopo avervi fatto conoscere nella scorsa intervista coach Paolo Arfini, questa settimana vogliamo fare un po’ un tuffo nel passato recente.
Dopo una settimana di lavoro abbiamo raccolto una ventina di iscrizione nel nostro settore giovanile, ma se oggi si può dire di essere tranquilli e di poter offrire ai ragazzi gli spazi per allenarsi così non era nel settembre 2016, ma facciamo ancora un piccolo passo indietro di qualche mese.

Maggio 2016, Cantù la serie D del Crazy, dove milita come schiacciatore il 26enne Andrea Arienti, vince contro le giovanili della quotata Libertas Brianza Cantù, società che milita stabilmente in A2, ma è una vittoria che sa di amaro, perché il Crazy sa che quello è il canto del cigno.
Tempo un mese e tutta la Serie D si sposta ad Opera, tranne proprio Andrea, che assieme al vecchio amico e capitano Di Luciano resta nella neonata Prima Divisione, ma non è tanto questo il punto focale della nostra storia quanto quello che accadrà qualche tempo dopo.
Una sera di giugno Andrea, che intanto ha condotto la squadra femminile ad una quasi storica promozione e ormai ha consolidato dei buoni di gavetta da allenatore, studiando da allenatori quotati del panorama milanese, si allena proprio con l’amico Di Luciano, lamentandosi del fatto che è molto difficile per una società come il Crazy trovare ogni anno moltissimi giocatori, scherzando si pensa di costituire un vivaio: “Sì, sarebbe molto comodo, amico” dice Carmelo.
Detto fatto, il giorno dopo la telefonata che cambia la storia recente del Crazy, il presidente Marca avalla il progetto e si parte con il reclutamento.

A settembre la situazione non sembra delle migliori, alla fine si contando soltanto quattro iscritti, in un mondo dove i maschi giocano a calcio e basket sono pochi i pallavolisti, specie per una squadra di 13enni.
Si recuperano quattro ragazzi delle età più svariate, il più grande è Andrea Liguori, oggi palleggiatore dell’Under 18 e da quest’anno allievo di coach Arienti sulla panchina dell’Under 14.
Ci sono Maximilian Moskalyuk, ora al Vittorio Veneto e c’è un piccolissimo Stefano Oldrati, cresciuto in neroarancio sin da piccolo e ora capitano dell’Under 14 e Under 13.
Ci sono anche Federico e Antonio, che più avanti faranno scelte di pallavolo e sport differenti.
Ma tant’è che si comincia con il 3×3 e all’esordio con il Vittorio Veneto Cusago si strappa addirittura un punto.
Più avanti si uniranno al team anche Nicolò Lombardi e Lorenzo Marra.

Tenuto duro il primo anno, la paura di non riuscire a proseguire è tanta, ma la voce comincia a spargersi e a settembre coach Arienti si ritrova in palestra con 14 atleti che vanno dal 2003 al 2007.
Si fa di necessità virtù, allenando i gruppi assieme e partecipando al campionato Under 14, poi Under 13 e in primavera Under 16.
A dare man forte formando le giovanili si forma la società e qui diventa un grande punto fermo Gabriele Oldrati, attuale Team Manager dell’Under 14, che si è riavvicinato con piacere in palestra accompagnando il figlio Stefano.
Ormai è il vero braccio armato del nostro Andrea.
La stagione prosegue, con il Crazy che ottiene anche le prime vittorie, la più bella di tutte è la conferma di tutti i giocatori per la stagione successiva.

Il terzo anno si avvia all’inizio con una novità importante: per migliorare la qualità tecnica si ottengono nuove ore in palestra di modo da offrire un lavoro per ogni squadra, arriva coach Claudio Garripoli che guiderà l’Under 16 mentre Arienti mantiene l’Under 13.
La stagione regala la prima qualificazione al secondo turno del campionato Under 13, mentre l’Under 16 tra alti e bassi prosegue.
A marzo coach Garripoli si dimette, Arienti è costretto a subentrare per guidare i ragazzi in Volley Cup.
Nella competizione primaverile i giovani neroarancio si qualificano come secondi in Lombardia accedendo alle finali nazionali, chiudendo al terzo posto a giugno.
Tra le cose da segnalare gli esordi di Filippo Galetti e Andrea Campi in Seconda Divisione, frutto che il progetto pazzo di Andrea stava cominciando a dare i suoi frutti.
Crescendo la squadra serviva accrescere la società e qui entrando due persone fondamentali quali Claudio Campi, Team Manager dell’Under 16 e Franco Galetti, Mr Referto, fondamentale nelle partite.
A fine stagione il Crazy non è più un neonato, ma è un bambino che comincia a camminare.

Le novità dell’anno ormai sono storia recente, Minivolley con Maena Foletti e coach Paolo Arfini alla guida dell’Under 18, nell’ombra il grande lavoro dei nostri Team Manager che continuano a migliorare la situazione dirigenziale perché se si vuole crescere bisogna avere una struttura solida.
L’obiettivo resta sempre quello, insegnare pallavolo e dare la possibilità ai ragazzi di praticarlo e perché no dare degli obiettivi sportivi per quando questi ragazzi sostituiranno i “vecchi” delle squadre senior.
Sembrava una pazzia, ma questa è “l’importanza di essere Crazy, non arrendersi, anche se gli altri sono cinque passi avanti, non è da tutti, ma è da neroarancio”.